Spettacoli . Incontri . Concerti . Cerimonie
Direzione Artistica
GianMarco
Zappalaglio
Realizzazione e cura
GianMarco Zappalaglio ed Enzo Cecchi
Organizzazione:
Piccolo Parallelo
via xxv aprile,21 – 26014 Romanengo (Cr)
informazioni
tel / fax 0373 72.92.63
mail:info@piccoloparallelo.net
www.piccoloparallelo.net
Piccolo Parallelo
ETI
Ente Teatrale Italiano
Provincia di Cremona
Assessorato alla Cultura
Provincia di Brescia
Assessorato alla Cultura
Comune di Romanengo
Teatro Auditorium G. Galilei
Comune di Soncino
Comune di Orzinuovi
Comune di Villachiara
Comune di Borgo San Giacomo
con la collaborazione di
Radio Popolare - Popolare Network
Associazione Astronauti del 2000
sotto l'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica
Italiana
Gruppo Astrofili di Soresina
I fili del tempo e a volte del destino scandiscono la vita degli
uomini. Incontri più o meno casuali, riti e ricordi,
ritmi, racconti, curiosità e rapidi incantamenti. Questa
nostra ODISSEA - serate per spettatori sensibili vuole
raccogliere e percorrere alcuni di questi fili.
Una cornamusa in mezzo ad animali, alcune cerimonie laiche e religiose, musica e teatro, amori fra le stanze di un castello, il resoconto di un viaggio nello spazio, suoni antichi e sorrisi recenti, l'impiccato dei tarocchi o qualcuno che ci parla dell'antica dea Luna o di Marte ancora lontano. Un viaggio mentale e reale, fisico, attraverso e dentro alcuni Comuni limitrofi per rivedere o riscoprire la bellezza di luoghi o paesaggi vicini e lontani.
Cortili, piazze, rocche, parchi, cascine, mostre ornitologiche in una pianura apparentemente calma e uguale, divisa e unita da quell'antico scorrere di acque del fiume Oglio. Non abbiamo immaginato il progetto come una serie di spettacoli, ma come serate capaci di proporre temi, riflessioni o intenzioni.
Lo spettatore non sarà chiamato per assistere ad uno spettacolo o ad un evento, ma per condividere la ritualità di una serata. O per sognare: il progetto di un viaggio, culturale, leggero, spirituale, mentale, divertente. Con l'idea anche di un popolo teatrale usuale o nuovo, ma nomade, pronto a ritrovarsi e a reincontrarsi appuntamento dopo appuntamento. Tempo, spazio, emozioni. Come un tramonto o un'alba, o il primo innamoramento e il dolce disincanto.
L'inizio di ogni serata sarà scandita da un suonatore di Didjeridu - lo strumento antico, magico e sacro degli aborigeni australiani - poi una piccola fiaba di Calvino raccontata da uno strano e moderno Ulisse. Dopo il racconto il "viaggio". Undici serate - dal 21 giugno al 31 luglio - per ritrovarsi in una sorta di iper -mondo che spazia fra passato e futuro, fra scienza, superstizione e bisogno di sacro e di laico. Nessuna fuga, solo un viaggio per poi approdare dopo o infine a sé stessi.
Odissea come quella di Omero, come quella di 2001 nello spazio, come la nostra di piccoli uomini, nuovi Ulisse stretti fra la forza di gravità e le meccaniche celesti. Costretti a vagare fra le gioie e le inquietudini, il disincanto e la voglia di sognare, di sentirsi grandi, ma anche per una sera un po' bambini. Attoniti, curiosi e divertiti.
Gian Marco Zappalaglio
Direttore Artistico
ore 21,15 - suonatore di didjeridu, Marcello Bartoli *
Le favole di Ulisse con Enzo G. Cecchi
*
ore 21,30 - 1961/2001- La terra vista
dallo spazio
Conferenza di Franco Malerba
Franco Malerba è stato il primo astronauta italiano. Ha volato con lo Space Shuttle Atlantis nel 1992 portando in orbita il satellite Tethered. La Conferenza è organizzata nell'ambito del Programma ASTRONAUTI nel 2000 che si svolge sotto l'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.
ore 22,30 - Red Centre Dreaming (Australia)
danze rituali, racconti e musiche degli
aborigeni
australiani
Arthur Tamwoy "Turtle": primo danzatore e
cantastorie
presso il centro di cultura e arte aborigena di
Alice Springs
Moses Bond: danzatore.
Peter Seden: danza, performer e suonatore di
Didgeridoo
Da più di 40.000 anni la musica, le canzoni, i racconti degli Aborigeni sono tramandati oralmente in cerimonie (sacre e non) dedicate alla madre terra e ai loro avi con i quali entrano in contatto nel "tempo del sogno". Queste cerimonie sono sempre accompagnate dal suono del Didgeridoo(o didjeridu), un antico strumento a fiato creato da un ramo svuotato dalle termiti, da qui la singolarità di un suono unico e particolare. Un suono indimenticabile che ha la funzione di creare il dreamtime (tempo del sogno) e segnerà l'inizio della performance: "….Viene dal cuore. Viene dalla terra. Lo sentirai. E' il suono della madre terra".
Le Danze:
1. Didgeridoo. Creazione del tempo del sogno.
2. Woorie. Omaggio e benedizione della madre terra.
3. Salama. La canzone di benvenuto agli ospiti.
4. Kalaya - Emu. Omaggio a Tjukurpa (il sogno) imitando l'
emu.
5. Malu.. Tributo al Canguro. I cacciatori danzano prima
di cacciarlo
6. Boomerang. Danza del boomerang. Danza della
felicità.
7. Mosquito dance. La danza della zanzara.
8. Bushtucker Dance. Un tributo alle api e al miele che
producono
9. Stompin/Thank the audience. Ringraziamento al
pubblico.
per tutta la serata: osservazioni astronomiche dagli spalti della Rocca della notte più corta dell'anno.
In collaborazione con il Gruppo Astrofili di Soresina.
ore 21,15 - Suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Match di Improvvisazione Teatrale
Prima Sfida
I Match di Improvvisazione Teatrale sono una sfida a colpi di parole, mimica, rime, canto…. tutto rigorosamente improvvisato. Lo spirito è quello di una gara teatral/sportiva fra due squadre composte da tre attori ognuna che guidate da un regista/arbitro si contenderanno la gara. Dopo la presentazione degli attori/atleti una sirena segnerà l'inizio dell'incontro. L'arbitro su suggerimento del pubblico lancerà un tema indicando il tipo di improvvisazione: alla maniera di Shakespeare, di Goldoni, Fellini, cantato, muto, soap-opera, in rima e quant'altro…. Suggerito il tema gli attori si lanceranno nell'improvvisazione. Come nelle antiche Arene sarà il pubblico il vero protagonista della serata e avrà la possibilità di premiare o condannare gli sfidanti esprimendo il suo parere lanciando una ciabatta che gli verrà fornita all'inizio. La gara avrà un suo seguito e conclusione a Romanengo il 31 luglio nella serata di chiusura di ODISSEA.
I "Match di Improvvisazione Teatrale" sono nati nel 1977 in Canada diventando rapidamente un fenomeno popolarissimo in tutto il mondo. La serata è organizzata in collaborazione con la Lega Italiana di Improvvisazione Teatrale. La squadra italiana ha al suo attivo numerose tournèe all'estero compresi i campionati mondiali di Bruxelles e di Montreal.
ore 21,15 - suonatori di didjeridu dai quattro angoli della
Piazza:
Marcello Bartoli, Christopher Patrick Lee,
Riccardo Bosi
e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Teatro Due Mondi
Fiesta
Parata - spettacolo per otto attori
testo e regia, Alberto Grilli
scene e costumi, Maria Donata Papadia
Dopo essere stato presentato per le strade e le piazze del Brasile, Colombia, Inghilterra, Venezuela FIESTA arriva ad Orzinuovi. Rumore di tamburi, uomini dai volti di cartapesta alti tre metri, costumi sgargianti, bandiere... Poi uno stop: tutti in cerchio, c'è un combattimento tra giganti, o una corsa sfrenata...E si ricomincia.... FIESTA si ispira da un racconto di Gabriel Garcia Marquéz (L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata) e da qui la scelta di usare costumi allusivamente sudamericani. La lingua è un parlato dialettale maccheronico, una sorta di grammelot che lo rende comprensibile a tutti. Una Fiesta di colori, musiche e suoni che partendo dalla Rocca San Giorgio attraverserà la Piazza.
ore 22,30 - Teatro delle Briciole
Nessuno accecò il Gigante
Testo: Bruno Stori - Regia: Maurizio Bercini
Con: Paola Crecchi, Claudio Guain,
Angelo Di Bello, Sonia
Brunelli
Quando nell'Odissea Omero abbandonò il Ciclope Polifemo, accecato e avvilito, sull'alto di una rupe, cosa fece il gigante? Dove finì? Morì di dolore? Rimase sul posto terrorizzato dalla cecità? Ritornò alla sua caverna? Per millenni non se ne è saputo nulla. Ma ora un gigante di cinque metri ci farà tornar bambini e ci svelerà il segreto. Lo spettacolo è stato creato per i bambini, ma anche gli adulti ne saranno incantati.
ore 21,15 - suonatore dididjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Giuliano Scabia
Flauto, violoncello e voce per Lorenzo e
Cecilia
nella Rocca San Giorgio di Orzinuovi
Racconto itinerante fra le stanze del
Castello
Flauto: Stefano Donarini.
Violoncello: Alessio Scarafaggi
Lorenzo e Cecilia (Einaudi, To) è il romanzo scritto dal 1980 al 2000 in cui Scabia ha nascosto molti segreti e tante anime. Fra le anime tre sono protagoniste: Lorenzo, violoncellista che ama suonare nell'aria della notte e alle bestie, Irene, sua prima sposa morta giovane in mare e là seppellita, e Cecilia, seconda sposa, casalinga e regina del reame delle proprie parole. Le vite di questi tre personaggi sono intessuti di centinaia di presenze e di voci - non solo di persone - ma anche di bestie, piante, venti e acque. Nel Castello di Orzinuovi Scabia, narratore virtuoso dei propri racconti cercherà di dialogare con queste anime insieme a un flauto e un violoncello. Per la delizia di adulti e bambini.
Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo e narratore, è uno dei padri fondatori del nuovo teatro italiano. Ha realizzato azioni teatrali che hanno aperto nuove strade nella comunicazione teatrale, fra cui: Zip (Venezia, 1965), Marco Cavallo (Trieste, 1973). Il Gorilla Quadrumano (Bologna 1974/75). Il Diavolo e il suo Angelo (Parigi, Venezia, Perugina, 1979/85). Teatro con bosco e animali, camminata di sette chilometri nei boschi della Valle Benedetta (1989). Opera della notte, camminata di 14 chilometri per il Festival di Santarcangelo (1999)
in chiusura - Congedo con flauto e violoncello in Sala
Grande
ore 21,15 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Roberto Corona
L'appeso
di R. Corona, C. Raimondo, F. Comana.
Regia di Fabio Comana
Un uomo penzola da un albero, un albero vero. Come nei tarocchi. Ma questo non è il truffatore del medioevo che sta espiando la colpa. E' un uomo sospeso nel tempo e nello spazio, potrebbe essere allora, potrebbe essere oggi, potrebbe essere sempre. Perché sta li? Per scelta? Non si sa. Non lo dice, ma non è importante saperlo, la sua condizione si esprime nella sospensione. Lo vediamo dondolare nel vuoto fra la terra e il cielo, fra azione ed indolenza, eternamente sospeso, indeciso fra scelta e abbandono, fra desiderio e rinuncia. Appeso ad una corda nuota nell'incertezza. E' un uomo libero, forse il più libero perché sospeso nella possibilità di fare. E' solo l'albero a tenergli compagnia, la sua casa, il suo rifugio. Un albero abitato da un uomo impaurito e fragile, nella sua comica inadeguatezza, con uno sguardo tragicomico in cerca di risposte. Lo spettacolo si svolge su di un albero, il grande cedro secolare del parco di Villa Covi.
al seguito - Consultazione di tarocchi ad estrazione
fra il pubblico con
Claudio Raimondo autore dello
spettacolo
ore 17,00 - apertura Mostra Ornitologica Fiamminghi
ore 21,15 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Giuliano Scabia racconta "Gli
spaventapasseri
sposi" alla mostra degli uccelli
impagliati di Acqualunga
Cornamusa: Marco Dossena
Alla presenza di 400 animali impagliati Giuliano Scabia racconterà Gli spaventapasseri sposi, testo in cui un merlo, un passero solitario e una gazza ridanno vita e morte a due spaventapasseri morti stecchiti appollaiati su un ciliegio. Il fantastico viaggio degli spaventapasseri e degli uccelli si concluderà, probabilmente, con una festa di nozze. Il testo infatti, che fa parte di Tetro con bosco e animali (Einaudi, 987), ha per sottotitolo mariazzo degli alberi.
segue rinfresco - con la presentazione del libro
"Animali che si drogano"
di Giorgio Samorini.
Presente l'autore
Assumere droghe non è una peculiarità della specie umana. Gatti erotomani, capre caffeinomani, uccelli ebbri, renne micofile, formiche folli ed elefanti etilici, …..l'autore ha raccolto in questo libro i dati sempre più numerosi che dimostrano che anche gli animali in natura cercano l'ebbrezza dei "paradisi artificiali" mediante l'ingestione di sostanze psicoattive. L'autore si occupa da oltre vent'anni di etnobotanica; ha svolto ricerche in Africa, America Latina, India ed Europa. Il libro è edito da Telesterion, Vicenza.
ore 21,15 - Suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Bruno Gambarotta
Gli straordinari poteri della memoria
conferenza/concerto con musica dal vivo.
Flauto: Stefano Donarini
Il pensionato Bruno Gambarotta, assiduo frequentatore della Terza TAC, ci svela fra il serio e il faceto tutti i trucchi per avere e mantenere una grande memoria. In una sorprendente esibizione ci svelerà come ricordare tutti i libri sacri, alcune difficilissime formule matematiche, le gite con il Gruppo Anziani a Parigi e molto ancora…
Teatro Auditorium G. Galilei
ore 22,30 - Dervishi
Sari-Gul
La cerimonia del Sema
Cerimonia di musiche e danze dei Dervisci
Rotanti
Sufi El Are (Assisi)
La Danza dei Dervisci Rotanti, Sema, è una preghiera di ringraziamento e di gioia. Il rituale si compone di più parti: dopo la pratica dello Zikr, una particolare tecnica che include una respirazione con la recitazione della parola divina ha inizio la Cerimonia. La recita del Nat-i Sherif, un elogio ai Profeti, viene seguita da un assolo del Nay (un flauto di canna), subito dopo i Semazen (il nome di chi pratica il Sema), si alzano dai loro tappeti bianchi ed iniziano a percorrere in cerchio, uno dietro l'altro, lo spazio della danza inchinandosi l'un l'altro ad onorare l'anima celata dalla forma dei corpi. Nella fase successiva ha inizio la danza vera e propria. Il Semazen toglie il nero mantello simboleggiante la loro tomba e "nasce" spiritualmente alla Verità. Comincia a girare, ha le braccia incrociate, lentamente le stende, la mano destra è rivolta verso l'alto per ricevere i doni divini, la sinistra verso la terra a dispensare ciò che ha ricevuto, la sua veste bianca si apre come una corolla disegnando un cerchio perfetto. Così girando, da destra verso sinistra, intorno al cuore il Semazen testimonia lo splendore della Creazione e l'Onnipotenza di Dio: l'estasi prodotta si trasforma in Amore, la mente è silente, il cuore si dilata, l'Amante e l'Amato si uniscono.
ore 21,15 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Acquaragia Drom
Musiche dalle province zingare
d'Italia
Elia Cirillo, voce, chitarra,
tamburelli
Rita Tumminia, organetto
Erasmo Treglia, violino, tromba de' zingari,
ciaramella
Paolo Rocca, clarinetto, clarone
Oltre 100 spettacoli l'anno, 15.000 CD venduti, 18 antologie di world music, programmi radiofonici e televisivi, Festival, feste, festoni ... battesimi, cresime e matrimoni. Un concerto vibrante ed ironico. Un viaggio tra canzoni e balli proposti nell'originale stile zingaro italiano forgiato dagli Acquaragia Drom. Un grammelot di lingue e melodie ed una irresistibile antologia di storie per ballare e ridere ma anche per far funzionare un po' la testa. L'atmosfera è quella di un matrimonio, di una festa gitana che coinvolge il pubblico al ritmo delle tarantelle, dei saltarelli e delle tammurriate Rom e Sinti, dello swing dei Manouche, dei balli passionali dell'Est e delle sinuose scale melodiche del Mediterraneo. Canzoni e balli di tradizioni musicali diverse, con ritmi incalzanti, nenie passionali, lingue dagli Urali agli Appennini, dal Vesuvio alle isole del Mediterraneo, proposti nell'originalissimo ed unico stile zingaro italiano forgiato dagli Acquaragia Drom. Musica nomade che accompagna i nostri viaggi ed i nostri sogni.
Al termine - Assaggio di cucina bresciana e
indiana.
ore 21 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse *
ore 21,30 - Piccolo Parallelo
Umiliati e Offesi
da Feodor Dostoevskji
primo spettacolo della trilogia "Scandalosi
Eroi"
Riscrittura e regia di Enzo G. Cecchi
Con GianMarco Zappalaglio, Enzo G. Cecchi,
Enrica Fontanini, Giorgia Scalmani,
Danio Belloni, Matteo Federici
Un grande romanzo popolare con tutti i crismi per la commozione e per il pianto. Una geografia di sentimenti con i belli, ricchi e cattivi che restano felici, indomiti e non paganti e gli umiliati e offesi intristiti e grigi come il loro dolore e l'umidità spezzata raramente dal sole. Una coppia di anziani piccoli possidenti onesti e caparbi con una figlia bellissima, Natascha. Un Principe egoista, Pietro Walkovsky, malvagio, avido e "sciupafemmine". Il figlio del principe, Alioscia, buono e "banderuola". Un vecchio con un cane che muoiono all'inizio del romanzo. Una bambina vittima di ingiustizie e malvagità. Uno scrittore, Vania, smunto e intristito dedito alla salvezza dei buoni, ma che non potrebbe esistere se non esistessero i cattivi. Ricche ereditiere, Katia, ed un amico trafficone e mascalzone, Masloboev, poi redento ed ancora un turbinio di tanti altri personaggi più o meno secondari o caratterizzati. Seguendo la scrittura originale di Dostoevskji lo spettacolo ha una andatura circolare, una sorta di giostra mentale e pericolosa in cui si muovono gli "umiliati…" fra continui e devastanti intrusioni del Principe. Dopo la tournèe invernale lo spettacolo viene proposto a Romanengo in un particolare allestimento estivo
Al seguito - Consultazione di tarocchi
ad estrazione fra il pubblico con Sonia Caronni
ore 21,15 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse *
ore 21,30 - Dalla Luna a Marte e anche
oltre……
Conferenza di Sylvie Coyaud
Giornalista scientifica del "Sole 24 ore",
"Repubblica",
Rai Radio 3, Radio Popolare.
Se si guardano i progetti ufficiali dell'Agenzia Spaziale Europea e della NASA per i prossimi dieci anni, non sono previsti viaggi oltre l'immediata periferia, l'orbita bassa dov'è parcheggiata la stazione Alpha. Eppure scienziati e ingegneri in centri di ricerca pubblici e privati ne stanno preparando. Sylvie Coyaud ci appassionerà raccontando i sogni di ricercatori come Garvin, per il quale Marte è solo la prossima tappa, magari dopo quella intermedia che servirebbe ad installare una base di lancio sulla Luna. E quelli di teorici disposti a pensare che esistano davvero le possibilità di raggiungere gli altri pianeti che via via si stanno scoprendo attorno ad altre stelle della nostra galassia.
per tutta la serata - osservazione di Marte dintorni al
telescopio
a cura del Gruppo Astrofili di
Soresina
- digitalizzazione di vecchie
fotografie per
MUVI (Museo Virtuale della memoria
collettiva)
a cura di Radio Popolare - Popolare
Network
Da lunedì 23 a giovedì 26 alle ore 19 radiodiffusione a puntate dello speciale "Marte 2031". Ricostruzione del viaggio e sbarco su Marte nell'anno 2031. La serata è organizzata in collaborazione con Radio Popolare - Popolare Network.
ore 21,15 - suonatore di didjeridu e Le favole di Ulisse*
ore 21,30 - Match di Improvvisazione Teatrale
L'ultima Sfida
Dopo la prima Sfida del 23 giugno di Villachiara le due squadre si ritrovano in questa serata per una nuova gara che concluderà la "battaglia" e dichiarerà i vincitori. Stesso meccanismo e stesse regole. Due squadre di attori con l'arbitro darà inizio alla gara. Ma la gara sarà ancora più dura! A differenza del primo Match in questa sfida i temi saranno rigorosamente mitologici (Odissea, Le dodici fatiche di Ercole, Le Sirene, Edipo, etc…) Anche qui a decretare la vittoria finale sarà il pubblico chiamato ad esprimere il suo parerelanciando una ciabatta.
* Ulisse è Enzo G. Cecchi
* salvo altra indicazione il suonatore didjeridu
è Marcello Bartoli
Tutte le iniziative sono gratuite