Teatro Auditorium G. Galilei - Romanengo
2006/2007 19a Stagione
Programma

Calypso, le melodie che legano gli amanti

Dopo Penelope sarà Calypso ad aprire le serate di Odissea. Calipso è la ninfa che nell’Odissea trattenne per sette anni Ulisse nella sua isola. Secondo il racconto di Omero era figlia di Atlante e abitava in una grotta nell'isola di Ogigia. Ulisse, scampato al vortice di Cariddi, approdò sull'isola e Calipso se ne innamorò. Per persuaderlo a rimanere presso di lei, la ninfa gli promise l'immortalità, ma l'eroe rifiutò. Ulisse restò ad Ogigia sette anni finché Atena chiese a Zeus di intervenire per liberarlo. La ninfa Calypso sarà interpretata da ISABELLA DI PIETRO che aprirà le serate interpretando note canzoni d’amore, le melodie che legano gli amanti.


Dove non segnalato gli spettacoli sono ad ingresso gratuito
Inizio spettacoli ore 21,30




giovedì 21 – POMPIANO (Bs)

Arena Peschiera

POCO PRIMA DEL VIAGGIO

Presentazione del festival con video degli spettacoli.




martedì 26 giugno – ROMANENGO (Cr)

Piazza del Comune – in caso di pioggia Teatro G. Galilei

YALDA e Chalga Band (Iran –Bulgaria)

Yalda – cantante

Boyko Petkov – basso Hristo Namliev – tastiere

Nikolay Antov – chitarra acustica Ventsislav Radev – batteria

Asen Radev – sax Nedyalko Nedyalkov – kawal

Georgi Georgiev – violino


Yalda è una giovane cantante iraniana che vive in Italia. Formatasi artisticamente all’università di Teheran e dopo aver fatto parte del coro Talar Vahdat, uno degli ambienti musicali più importanti della città studia canto lirico ed entra come membro stabile nel coro della televisione di stato iraniano. Ora vive in Italia. Qui continua gli studi musicali con il maestro Armando Nilletti ed inizia una attività concertistica che la porterà, tra l'altro, ad aprire il festival del Cinema Africano (2004), al Mart di Rovereto per l’apertura della Philips Collection (2005) e alla biennale di architettura di Venezia (2006) in collaborazione con Raiz, Sissi Atanassova, Tony Tchakarov e Daniela Diakova. Nel 2007 esce il suo primo album, dove, avvalendosi dei musicisti bulgari della Chalga Band, sperimenta un suono che partendo dalla tradizione musicale iraniana si lascia contaminare da melopee balcaniche. Tra queste canzoni Yalda ha voluto inserire una personale cover di una canzone in lingua parsi di Fabrizio de Andrè, un musicista di cui si è innamorata appena arrivata in Italia.




giovedì 28 giugno – RUDIANO (Bs)

Palazzo Fenaroli, Municipio – In caso di pioggia Auditorium scuole medie

Ore 21, 15 – visita del Palazzo e presentazione del libro

Mestieri in riva all’oglio. Storie di persone nella memoria del Parco Oglio Nord

del giornalista Enrico Mirani

A seguire:

COMPAGNIA BABY GANG (Milano)

Il matrimonio di Don Quijote

Con Federico Bonaconza, Laura Bussani, Paolo Faroni, Woody Neri, Valentina Scuderi, Ivan Zerbinati.

drammaturgia Carolina De La Calle Casanova

Assistenza alla regia Emanuele Crotti

scenografie Barbara Slocovich

disegno luci Massimo Canepa

costumi Angela Tagliabue


Il testo è ispirato ad uno degli episodi del romanzo “Le avventure del Cavaliere Don Quijote de la Mancha” di Miguel De Cervantes. In questo episodio si racconta di come il famoso cavaliere Don Quijote non solo conosce la sua amata Dulcinea del Toboso, ma la sposa, volendo conoscere e affrontare, come se fosse un’altra delle sue avventure, il mondo femminile. Accompagnato dal suo fedele scudiero Sancho Panza, Don Quijote, dovrà andare alla ricerca della “coneja blanca” (tradotto come “Parpaia Topola, sull’esempio di Dario Fo) di sua moglie per poter passare una notte d’amore con lei. Dulcinea non appare più come la giovane fanciulla, amore platonico del protagonista, ma come una donna che, seguendo gli insegnamenti della madre, prova a vivere in una società di uomini: e il matrimonio di Don Quijote fra equivoci e malintesi farà parlare tutto il paese.




sabato 30 giugno – VILLACHIARA (Bs)

Piazza Santa Chiara – in caso di pioggia presso la Palestra

MARINA DE JULI

e il gruppo musicale “Canto Antico”

La storia de le meraviglie del mondo

Giullarata medievale tra i viaggi di Marco Polo

di Marina De Juli


Una giullaressa e quattro musici, con flauti, tamburi, fisarmonica e chitarra racconteranno una storia di vita quotidiana nella Venezia della seconda metà del 1200, in quel medioevo fatto di grandi paure, grandi invenzioni e grandi viaggi. Una Venezia centro del mondo, come altre città marinare, nella quale sbarcano uomini in armatura, crociati, uomini di pelle scura provenienti dall’India e dalla Persia, i mercanti di seta e di spezie. Il suo molo che si riempie di trafficanti di piazza, tessitori di lana, vetrai, marinai… di ladri, prostitute, musici e giullari. Lì una bambina, tutti i giorni, aspetta la madre che si incontra coi marinai e i mercanti. Un altro ragazzino aspetta; non è figlio di una prostituta ma di un mercante partito tempo prima per le Indie. Il suo nome è Marco. Inizia così una storia, ironica e grottesca che porterà i protagonisti verso la terra del Catai, terra di ricchezza, di abbondanza… ma sarà veramente la terra della speranza?




 domenica 1 luglio, ore 10,30 – Parco del Tinazzo, SONCINO (Cr)

Oratorio campestre – Via Calcio, 11 - Inaugurazione della mostra:

SULLE ESTREME TERRE. Sculture di Sergio Battarola

L’artista bergamasco scoperto da Giovanni Testori allestirà nel suggestivo Oratorio Campestre una mostra sulle sue opere, sculture, quadri icone più significative. Appositamente per Naturalmente Arte realizzerà nel Parco del Tinazzo un “cerchio sacro” con elementi naturali. Dal 1 al 29 luglio. Il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 18. 

Ingresso libero. Info 0374 84306




domenica 1 luglio – VEROLAVECCHIA (Bs)

Località Monticelli d’Oglio

in caso di pioggia Palestra delle scuole medie di VEROLAVECCHIA

FESTA DEGLI ASINI

L’ aria di gioco e festa che contamina adulti e bambini fa di questa terza edizione della Festa dell’Asino una tradizione una occasione unica e da non perdere.


Dalle ore 15 alle 19,30 mostra fotografica con stand e materiale informativo sulle attività relative all’uso dell’Asino: mostra fotografica, manifesti, gadget. E quant’altro si muove attorno all’Asino. In Collaborazione con le Associazioni “L’Asino” e “Asinomania”

ore 16. La Scatola Magica (Reggio Emilia): IL GIOCO DELL’ASINO spettacolo per adulti e bambini. Con Antonello Pinto, Roberto Cortelli e Francesca Gelmini.

Con gli asini: Gemma, Gloria, Goga, Gradisca e Gigi. Cinque asinelli e 3 animatori danno vita ad uno show che utilizza il classico “Gioco dell’Oca” per favorire la relazione fisica e la socializzante tra il bambino e l’animale. Ognuna delle 5 squadre, composta da un asinello e da alcuni bambini, dovrà compiere un divertente percorso all’interno della Corte; un gioco di gruppo non competitivo, nel quale l'asino svolge un ruolo fondamentale. Prima e dopo il gioco, i bambini a turno, potranno salire sugli asinelli accompagnati da istruttori.

ore 17. Incontro/conferenza di Paolo Regis, presidente Ass. A Passo d'Asino di Milano, sul tema “Onoterapia: un modo nuovo di vivere oggi l'asino”.

ore 18,30. Teatrino dell’Erba Matta (Savona): PELLE D'ASINO di e con Daniele Debernardi. Pelle d’Asino e una storia ambientata in un mondo medioevale popolato da Re e da pazzi, da cortigiani e ruffiani e da un somaro fatato che ogni mattino riempiva la stalla non di sterco ma di monete d’oro. In questo mondo fiabesco un re impazzito ascolta il suo saggio buffone; una strega predice il triste futuro del reame, giovani innamorati si trasformano in somari sotto l’influsso magico di un sogno. A narrare le vicissitudini è il buffone e tutto diventa comico. ll trono del re è luogo di continua metamorfosi scenografica diventando tutti gli ambienti della storia. I pupazzi, a grandezza naturale (manovrati a vista dal giullare), riempiono le scene che variano dalla lussuosa reggia damascata alla stalla grigia e semplice. La rabbia e l’allegria si mescolano nell’arte del gioco e dell’affabulazione.




mercoledì 4 luglio – ISOLA DOVARESE (Cr)

Giardino del Ristorante Molino Vecchio

In caso di pioggia Teatro Oratorio San Nicolò

MALASANGRE 5 (Barcellona)

Street Flamenco

María Robles “Cajón", voce, danza

Marta Robles chitarra, voce

Pilar Crespo "Cajón", voce, danza, acting

Nerea Corsero "Cajón", voce, danza, acting

Pilar Robles “Cajón", voce


Dopo il grande successo dello scorso anno tornano a grande richiesta le Malasangre, un ensemble di Flamenco tutto al femminile formato da cinque ragazze spagnole. In un mix di coinvolgente energia latina, fascino e humor cantano, ballano e suonano gli strumenti tipici del flamenco (chitarra, cajón e nacchere) proponendo rumbas, sevillanas e bulerías. Nella loro musica espressamente giocata con chitarra strumenti a percussione e battito di mani, è presente tutta la passion flamenca con grande potenza e coinvolgente fascino femminile. Il gruppo fondato nel 1996 da Maria e Marta Robles (ballerina di flamenco e chitarra principale) si amplia nel 1998. Da allora ha al suo attivo numerose tournèe in Europa. Principalmente Francia e Germania, al Ludwisburg Festival dove hanno ricevuto il primo premio fra i cinquanta gruppi partecipanti. Con questa formazione ha prodotto due C.D. con la BMG in Olanda.




giovedì 5 luglio – Arena Peschiera, POMPIANO (Bs)

Edoardo Boncinelli: Il male: una passione oscura tra le passioni?


«Qualsiasi argomentazione razionale e “logica” sul male nel mondo poggia comunque su una nostra valutazione, anzi su una lamentazione: il male è ciò di cui ci lamentiamo». Edoardo Boncinelli.

È Professore di Biologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato direttore della Sissa, la Scuola Internazionale di studi avanzati di Trieste,e capo del Laboratorio di biologia molecolare presso il Dipartimento di ricerca biologica e tecnologica dell’Istituto scien-tifico San Raffaele di Milano. Membro dell’Academia Europea e della Organizzazione europea per la biologia molecolare, è stato presidente della Società italiana di biofisica e biologia molecolare. Scienziato genetista, ha dato contributi fondamentali per la conoscenza dei meccanismi biologici dello sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo, individuando e caratterizzando una famiglia di geni, detti omeogèni, che controllano il corretto sviluppo del corpo, dalla testa al coccige. A partire dal 1991 si è poi dedicato allo studio del cervello e della corteccia cerebrale, individuando altre due famiglie geniche che giocano un ruolo cruciale nella loro formazione.




 sabato 7 luglio – BORGO SAN GIACOMO (Bs)

Acqualunga, Palazzo Della Volta, anche in caso di pioggia


INCONTRO CON GIULIANO MAURI


Un artista che lavora sul confine fra arte e architettura. Si definisce un carpentiere che costruisce scale, mulini, case, ponti, giostre, cattedrali, fiumi, isole, boschi, cieli utilizzando materiali naturali come legno, fango, sterco, corde. Con la sua arte agisce sul paesaggio costruendo installazioni evidenziandone l’aspetto naturale e spirituale. I suoi lavori più significativi sono i grandi Mulini per un vento immaginario, una Scala del Paradiso lunga centoquaranta metri, gli Osservatori Estimativi in Germania e in Polonia realizzati per invitare i due popoli a osservarsi lasciandosi alle spalle la storia che li ha contrapposti, una scenografia della Norma per Claudio Abbado, la città immaginaria di Zenobia, la Voliera per umani al Parco di Monza. La sua opera più nota è la Cattedrale Vegetale un progetto realizzato in Trentino che ha le dimensioni e la forma di una vera cattedrale gotica composta da tre navate rette da ottanta colonne di rami intrecciati, alte dodici metri per un metro di diametro; all'interno di ognuna è stato piantato un giovane carpino. Quando la struttura col tempo si corroderà rimarranno queste piante a fare da testimoni dell'idea artistica e del tempo che passa.




 Una Torre del ‘400 al Centro del piccolo parco di Palazzo Barbò che verrà riaperta per la prima volta dopo decenni per ospitare uno spettacolo

domenica 8 – lunedì 9 – martedì 10 luglio

TORRE PALLAVICINA (Bg)

Palazzo Barbò,Torre di Tristano Sforza


PICCOLO PARALLELO

Il Giardino delle arance e degli Angeli che piangono

Testo, scene, regia, luci e costumi ENZO G. CECCHI

Con Marco Zappalaglio ed Enzo Cecchi

Tecnico MassimoGuerci

Musiche di Amalia Rodriguez e Bevinda


Un giardino testimone dell’incontro scontro di due personaggi: un viaggiatore, Carlo, e un muratore, Pietro. Da una parte il passaggio dei mesi e delle stagioni scandito dalla costruzione e distruzione del giardino, dall'altra itentativi di rapporto che si creano fra i due personaggi. Due uomini, due lingue, due mondi e un giardino testimone vibrante ed eternamente mutevole. 

> Segnalazione al 42° Premio Riccione A.T.E.R. per il Teatro – 1993

> Premio di Produzione Riccione A.T.E.R. per il Teatro – 1994

Spettacolo a pagamento. Ingresso € 10. Posti limitati, indispensabile la prenotazione: 0373 729263. I biglietti vanno ritirati entro le ore 21




mercoledì 11 luglio – OSTIANO (Cr)

Piazza Garibaldi – Castello Gonzaga.

In caso di pioggia Teatro Gonzaga

BUSTRIC

Napoleone magico Imperatore

Dramma buffo in un atto

scritto e interpretato da Sergio Bini.


“Amo gli eroi tragici perché anche se finiscono male, gli va sempre bene. Napoleone simbolo del potere ha avuto una popolarità straordinaria, la sua carriera fu folgorante. Sempre spettinato, romantico alla moda, solitario, soldato che sapeva parlare ai soldati, piaceva e piace molto. Rappresenta il rischio, l'avventura, e il desiderio senza limiti. Ho scelto questo personaggio perchè complesso e moderno, anzi contemporaneo dato che c'é sempre qualcuno che si crede lui e io ne sono la prova. Finalmente su di lui vedrete qualcosa di umano, allegramente inventato, ma fedele nella sostanza alla Storia. Non uno spettacolo celebrativo, ma un "Magico imperatore", capace di volare, rubare e cantare. Un Napoleone uomo di spettacolo, comico, il prestigiatore e il giocoliere mentre io sarò epico ed eroico. Vi mostrerò tutto di lui. Vestirò i suoi costumi, mi impadronirò delle piramidi e dei suoi eserciti, combatterò le sue battaglie nella neve, Ne rimarrete tutti invidiosi ”. Bustric




giovedì 12 luglio – Azienda “Le Vittorie”, VILLACHIARA (Bs)

Adriano Fabris: I paradossi dell’amore.

«Che l’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore» Emily Dickinson


Allievo di Gadamer, Fabris è professore ordinario di Filosofia morale all’Università di Pisa dove insegna anche Filosofia delle religioni ed Etica della comunicazione. È direttore del Master di II livello in “ Comunicazione Pubblica e Politica”. A Lugano, Fabris insegna Etica applicata alla Facoltà teologica dove è vicedirettore dell’Istituto di Filosofia applicata. Ha svolto attività d’insegnamento all’estero nelle seguenti Università: Frankfurt a. M., Münster, Madrid (Università Autonoma), Lisbona (Università Nuova), Parigi IV (Sorbona), Valparaiso (Cile), Neuquén (Argentina). È inoltre membro del consiglio direttivo dell’Associazione Amici di Eranos ed è responsabile della patnership fra l’Università di Pisa e la Northwestern University (USA). Dirige la rivista Teoria ed è membro dei Comitati di redazione di numerose riviste filosofiche italiane e straniere




venerdì 13 luglio – ORZINUOVI (Bs)

Palazzo Franguelli – Via Zanardelli, 31. In caso di pioggia. Centro Culturale Aldo Moro

CLAUDIO ANGELERI ORCHESTRA TASCABILE

Musiche dalle Città Invisibili

Liberamente ispirato al libro di Italo Calvino “Le Città invisibili”

Musiche originali di Claudio Angeleri

Claudio Angeleri, pianoforte, composizione

Gabriele Comeglio, sax alto, flauto in sol

Marco Esposito, basso elettrico

Tony Arco, batteria

Paola Milzani, voce

Oreste Castagna, attore

Regia di Oreste Castagna

Ricerca e riduzione del testo di Mario Bertasa


Musiche dalle Città Invisibili è uno spettacolo/concerto di musica e parole ideato dal pianista e compositore Claudio Angeleri ed ispirato al noto libro di Italo Calvino "Le Città Invisibili". Si tratta di un viaggio fantastico in musica in alcune tra le città descritte nel libro di Calvino da Marco Polo al Gran Kahn. Si narra di luoghi immaginari al di fuori del tempo che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Bauci, la città eterea e sospesa. Despina, al confine tra l’oceano di sabbia e di mare. La città perfetta, costruita seguendo le indicazioni di architetti, filosofi, astronomi. Eutropia, la città in cui tutto cambia in continuazione. La città possibile, che riassume in sé tutte le possibilità e desideri, sogni e realtà che per trovarla occorre cercare dentro noi stessi. Alcune sospese su lunghi trampoli altre al confine tra le sabbie e i mari, altre ancora perfettamente identiche tra loro anche a migliaia di chilometri di distanza: un’esplosione vertiginosa di visionaria fantasia.




sabato 14 luglio – POMPIANO (Bs)

Arena Peschiera – In caso di pioggia Auditorium Comunale

DAVID RIONDINO

Il poema di Garibaldi

CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA

DEL CORPO BANDISTICO SANT’ANDREA DI POMPIANO

diretto dal Maestro Roberto Grazioli

Dall’autobiografia in versi di Giuseppe Garibaldi

voci recitante David Riondino e Paolo Bessegato

direzione musicale Fabio Battistelli


A duecento anni dalla nascita il menestrello Riondino porta in scena le avventure del noto generale. Pochi sanno che Garibaldi, l’eroe dei due mondi, oltre alle Memorie in prosa scrisse anche un lungo poema autobiografico in endecasillabi sciolti. Come capitava in quegli anni ai guerrieri, l’azione si intrecciava con l’intenzione poetica. Lo spettacolo Garibaldi ci fa riascoltare i versi del generale, dal Sudamerica a Cesenatico con Anita, dai Mille all’Aspromonte con accompagnamento di musiche dell’epoca. In scena con Riondino e Paolo Bessegato la Banda del Paese di POMPIANO.




 domenica 15 luglio, ore 19,30 – ROMANENGO (Cr)

Pianalto della Melotta

PAESAGGI

Una passeggiata fra il visibile e l’invisibile.

con Lorenza Zambon.

Musiche originali eseguite dal vivo da Gianpiero Malfatto

Di Lorenza Zambon e Maria Garbari Clauser

 

Uno “spettacolo” da fare insieme, nel paesaggio. Una camminata al tramonto per capire il tempo della natura o meglio i tanti tempi compressi davanti a noi nel grande teatro del paesaggio, alla scoperta dell’universo che c’è tra l’orizzonte e i nostri occhi. …E ancora come si vedono le storie che ci sono dietro ai nomi dei luoghi … o come si incrociano gli sguardi degli abitanti … anche abitanti che non ci aspetteremmo mai di trovare in questo angolo di pianeta … E infine come si può giocare ad “esserci” dentro il paesaggio. Si raccomanda la puntualità.




lunedì 16 luglio – TORRE PALLAVICINA (Bg)

Palazzo Barbò, anche in caso di pioggia

COMPAGNIA POP451°

Ali’ Bumaye!

(Cassius Clay vs. Mohamed Alì in una notte africana)

con Rufin Doh Zeyenouin e Tommaso Ferrarese

drammaturgia e regia di Paolo Trotti

Musiche composte da Tommaso Ferrarese
Prodotto in collaborazione con Teatri90


Mohamed Alì più che un eroe un mito moderno. Kinshasa 30 ottobre 1974. Mohamed Alì sale sul ring per il titolo del campionato del mondo dei pesi massimi circondato da 100.000 persone in delirio. Dal buio arrivano le voci di quei centomila. Poi una luce e una silouette. E’ Mohamed Alì. I guantoni in posizione di preghiera. La folla urla il suo nome e lo incita: "Alì Bumaye! Alì Uccidilo!" Il gong. E’ la notte di tutte le notti, la notte della rivincita contro la vita. La notte dei Re dell’Africa. Lo spettacolo è il ricordo delle 8 riprese dell’incontro svoltosi alle 4 del mattino dopo una nottata di concerti, nello stadio imbrattato dal sangue dei prigionieri incarcerati nel sottosuolo, da Mobutu. Il tempo è scandito dai gong dell’incontro, 3 minuti ognuno, in cui Alì rievoca oltre alla sua carriera, anche l’America di quegli anni attraverso i suoi combattimenti e i suoi pugni contro il razzismo e le istituzioni. A raccontarlo è il bambino di 13 anni che dalla Costa d’Avorio vide lo spettacolo in televisione. Dietro quel racconto c’è un’Africa sconosciuta, fatta di condomini, di televisori in comune; un’Africa molto simile all’Italia degli anni ’50, prima del boom economico. 




 lunedì 16 luglio – ore 23 – TORRE PALLAVICINA (Bg)

IL RESPIRO DEL FIUME

Camminate notturne guidate da Enzo Cecchi

Con Marco Zappalaglio

E Alessandro Arrigoni, Laura Colonna, Stefano De Luca, Isabella Di Pietro, Luciana Mandotti, Giovanni Massimo, Lina Pietroboni.


Camminate silenti e misteriose come il fiume e le sue rive, esperienza sensoriali (e non spettacoli) che porteranno gruppi di persone di notte nei boschi lungo il fiume. Per chi conosce l’Oglio un modo nuovo di vivere il fiume, per altri un’escursione affascinante per riscoprire i cinque sensi dell’animale umano. Con misteriosi incontri lungo il cammino. Cinquanta camminanti ogni serata. Indispensabile la prenotazione: 0373 729263




mercoledi 18 luglio – URAGO D’OGLIO (Bs)

Castello dei Martinengo.

In caso di pioggia Palestra Scuole Medie

ARMAMAXA

Orlando furiosamente solo rotolando

messo in scena e raccontato da Enrico Messina

collaborazione scena Micaela Sapienza

tratto da“Hruodlandus libera rotolata medioevale”

di Enrico Messina e Alberto Nicolino


Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione ispirate all’Orlando Furioso dell’ Ariosto, che proprio dall’arte dei cantastorie prese linfa per diventare alta letteratura. Le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ risuonate, e la narrazione avanza tra guizzi di folgorante umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti. La serata sarà l'occasione per rivedere il Castello dei Martinengo chiuso al pubblico da dieci anni.




giovedì 19 luglio – MARCARIA (Mn)

Corte Castiglioni, località Casatico, Frazione di MARCARIA

Anche in caso di pioggia

MARINA DE JULI

Johanna Padana e la descovèrta de le Americhe

di Dario Fo

nell'adattamento al femminile di Marina De Juli

scene di Matteo De Martino


Johanna è una donna delle valli bergamasche diventata novizia per fame, fuggita dai Lanzichenecchi, arrivata a

Venezia dove incontra l'amore, la passione ma anche l'Inquisizione e la caccia alle streghe. Si traveste da uomo e si imbarca su una nave di Cristoforo Colombo verso il nuovo mondo e diventa, suo malgrado, cronista della colonizzazione. La storia di Johanna è quella di un viaggio attraverso lingue, culture, popoli, territori, visti con sensibilità e curiosità femminile. Il suo racconto, fatto di lingue vive, di una coinvolgente gestualità, diventa il pretesto per fotografare quelle terre lontane, per cavar fuori l'essenza di due culture antitetiche: la cattolica europea e l'americana precolombiana. Raffinata e perfetta interprete della tradizione giullaresca del gran maestro Fo, l'attrice regala al pubblico due ore di gustose risate interpretando magistralmente la piccola contadina "lumbarda" che con furbizia e curiosità femminile si destreggia nelle situazioni più assurde e complicate.




venerdì 20 luglio: Terrazza Teatro Galilei. ROMANENGO (Cr)

Elena Pulcini. Passioni moderne, apatia post-moderna


«È da credere che le passioni ci dettarono i primi gesti e ci strapparono i primi suoni». Jean-Jaques Rousseau

Docente di Filosofia sociale presso l’Università di Firenze è membro del Comitato redazionale della rivista Iride. Attenta al problema della genealogia e della costituzione dell’individualismo moderno, ha posto al centro della sua ricerca il tema della vita emotiva, del ruolo delle passioni e delle patologia sociale della modernità, con particolare attenzione al rapporto tra individuo, comunità e globalizzazione.




sabato 21 luglio – PUMENENGO (Bg)

Castello Barbò. In caso di Pioggia presso l’Oratorio

A.T.I.R. (Milano)

Qui città Di M.

Di Piero Colaprico

Con Arianna Scommegna

Regia di Serena Senigallia


Un giallo-noir ambientato tra le nebbie milanesi negli anni ‘80/’90. Ci sono due cadaveri, un uomo giovane e una donna di mezz'età, decapitata. Sono stati scoperti all'alba di un lunedì qualsiasi da un capocantiere. La polizia, com'è ovvio, indaga. Nel testo Milano è una città brutta che in pochi si arrischiano a cantare e tanto meno a raccontare. Milano è un mistero.

Ma soprattutto come si fa ad amare Milano? Ma allora perché ci viviamo? Questo spettacolo vuole essere un omaggio a Milano, un omaggio a questa città che la regista e l’attrice amano senza sapere perché, questa città dove sono nate e cresciute, dove si sono incontrate e hanno cominciato a lavorare assieme nei teatri di Milano. Il testo ha la forma di un monologo a più personaggi, in cui la bravissima Arianna Scommegna si moltiplica con sorprendente estro mimetico – cambiando solo un giubbotto, un pastrano, modificando l'acconciatura dei capelli – in una serie di figure dalle varie cadenze regionali: un operaio, un ispettore-capo, una donna poliziotto, un agente della scientifica, un ambiguo addetto dell'obitorio, un taxista in pensione, tutti protagonisti e testimoni del processo misterioso per cui la città di M. ha perso il cuore, le radici, la capacità di ascoltarsi.




lunedì 23 luglio – BORGO SAN GIACOMO, Sagrato (Cr)

Virgilio Melchiorre: Le radici della speranza

«Le passioni sono difetti o virtù, solamente se portate all’estremo». Johann Wolfang Goethe


Professore di Filosofia morale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si è occupato di esistenzialismo, filosofia trascendenale e fenomenologia, attraversando l’opera di Kierkegaard, Kant e Husserl in vista di un ripensamento delle strutture della coscienza capace di cogliere le correlazioni tra funzioni della conoscenza e manifestazione simbolica.




martedì 24 luglio – ROMANENGO (Cr)

Terrazza Teatro Galilei. In caso di pioggia Teatro G. Galilei

NATO PER VOLARE

Serata in ricordo di ANGELO D'ARRIGO


Lo scrisse Leonardo Da Vinci “dopo aver provato il volo camminerete sulla terra guardando il cielo perché siete stati li e desidererete ritornare…”. In Angelo d’Arrigo questa enunciazione sembra avverarsi. E con Leonardo, d’Arrigo ha condiviso l'instancabile desiderio di spostare ogni giorno più in là le frontiere dell'uomo. D’Arrigo ha da sempre perseguito il sogno di volare come gli uccelli, ed insieme a loro. Le sue imprese hanno coniugato sport, avventura, scienza e tecnologia e hanno reso possibile il sogno dell'uomo: un vero Icaro di grande amore e libertà. Memorabili le immagini che lo vedono guidare in cielo uno stormo di gru Siberiane con il suo deltaplano. La serata sarà un omaggio a lui e le imprese che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Durante la serata verranno proiettati video delle sue imprese ed interverranno: Laura Mancuso, moglie di D’Arrigo e Presidente della Fondazione Angelo d’Arrigo costituitasi dopo la sua scomparsa, il Dott. Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, Andrea Biavardi, Direttore della rivista “Airone” e altre persone che lo hanno conosciuto e hanno condiviso la sua straordinaria umanità.




 mercoledi 25, ore 22 – Parco dello Strone, presso la Moia, VEROLAVECCHIA (Bs)

IL RESPIRO DEL FIUME

Camminate notturne guidate da Enzo Cecchi

Con Marco Zappalaglio

E Alessandro Arrigoni, Laura Colonna, Stefano De Luca, Isabella Di Pietro, Luciana Mandotti, Giovanni Massimo, Lina Pietroboni.


Camminate silenti e misteriose come il fiume e le sue rive, esperienza sensoriali (e non spettacoli) che porteranno gruppi di persone di notte nei boschi lungo il fiume. Per chi conosce l’Oglio un modo nuovo di vivere il fiume, per altri un’escursione affascinante per riscoprire i cinque sensi dell’animale umano. Con misteriosi incontri lungo il cammino. Cinquanta camminanti ogni serata. Indispensabile la prenotazione: 0373 729263




giovedì 26 luglio – BORGO SAN GIACOMO (Bs)

Castello di Padernello

in caso di pioggia Giardino d’inverno del Castello

TEATRO D’OPERA DEI PUPI SICILIANI – GIACOMO CUTICCHIO

Capolavoro del Patrimonio Immateriale dell’Umanità


L’Opera dei Pupi è una forma di teatro che si documenta in Sicilia a partire dai primi decenni dell’800, anche se alcuni studiosi hanno affermato l’esistenza di marionettisti che operavano in Siracusa già ai tempi di Socrate e Senofonte. Intorno al teatro fiorì un attività artigianale di pittori, scultori, costruttori di armature, che oltre a fornire le vari compagnie, influenzarono l’arte tradizionale siciliana. Ma l’avvento della televisione procurò una grave crisi. Oggi questa tradizione è rinata con notevoli risultati. Non a caso l’UNESCO fra 32 candidature mondiali ha scelto proprio l’Opera dei Pupi quale “Capolavoro del Patrimonio Immateriale dell’Umanità”.

L’assedio di Parigi

Con Giacomo Cuticchio, Francesco Cuticchio, Teresa Cuticchio

Lo spettacolo è una elaborazione della Storia dei Paladini di Francia ideato da Girolamo Cuticchio in cui vi sono i personaggi più importanti con una guerra tra cristiani e saraceni e con il duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica. Le vicende si svolgono in diversi luoghi: Reggia di Parigi, Campo Saraceno, Mura di Parigi, Bosco, Reggia di Castello, Camera di Castello, Veduta mare, etc. La storia è rappresentata dai pupi alti circa 80 centimetri e manovrati a vista. Le scene, i costumi e i pupi sono tutti realizzati e dipinti a mano utilizzando tecniche tradizionali. L'assedio di Parigi è il “Cavallo di Battaglia” della compagnia che lo ha presentato in tournee in tutto il mondo riscuotendo dappertutto straordinari successi; fra gli ultimi all’Esposizione Universale di Siviglia e le manifestazioni per le Olimpiadi di Barcellona.




venerdì 27 luglio – Sagrato di Barco, ORZINUOVI (Bs)

Aldo Magris: Il Gesù degli Apocrifi.


Allievo di Luigi Pareyson,è Professore di Filosofia della religione all’Università di Trieste. Profondo conoscitore della filosofia antica nonché di Nietzsche, si è occupato, in particolare, del problema del determinismo. Nel campo della filosofia contemporanea ha dedicato molti lavori allo Heidegger del periodo mediano e alla sua rilevanza filosofico-religiosa. Magris ha rivolto buona parte della sua attività di ricerca, nell’ultimo decennio, al fenomeno dello gnosticismo.




sabato 28 luglio – SONCINO (Cr)

Piazza Garibaldi. In caso di pioggia presso il Portico Rosso

NOCHE DE TANGO

SESTETTO QUEJAS DE BANDONEON

Per le vie di Buenos Aires

bandoneòn : Marco Fabbri e Daniel Pacitti

pianoforte: Monica Fini

violino: Michela Tintoni

flauto:Cristina Bertoli

contrabbasso: Massimo de Stephanis

voce maschile: Rubèn Peloni

Ballerini ospiti: Sebastiàn Romero e Silvina Aguera. Marco Palladino e Michela Beltrami.


Come dicono a Buenos Aires: – Tango non è un ballo, Tango è un modo di vivere – Tango è prima di tutto musica, poesia ed infine ballo. Il concerto/spettacolo porta sul palcoscenico tutta l'autenticità delle milongas più famose di Buenos Aires quando il tango era il genere musicale più seguito in Argentina. Sul palco viene trasferito tutto il sapere ereditato dai ballerini degli anni '40 e '50, tutta l'emozione del rituale di una coppia che per tre minuti, la durata di un tango, diventa un unico, armonioso corpo.

Quejas de Bandoneón nasce nel 1997 dall'incontro tra musicisti accomunati dalla passione per la musica di Buenos Aires. Il repertorio del gruppo comprende brani che risalgono ai primi anni del 1900, gli albori del tango, gli anni delle grandi orchestre del 1950 fino ai recenti pezzi di Astor Piazzolla. La formazione partecipa a manifestazioni internazionali in Turchia, Svizzera, Germania e nel 2002 compie la sua prima tournée negli Stati Uniti. Nel 2003 pubblica il terzo cd, dal titolo Tango 3, per la Prandi Sounds.




 domenica 29, ore 22 – Parco del Tinazzo, Soncino (Cr)

IL RESPIRO DEL FIUME

Camminate notturne guidate da Enzo Cecchi

Con Marco Zappalaglio

E Alessandro Arrigoni, Laura Colonna, Stefano De Luca, Isabella Di Pietro, Luciana Mandotti, Giovanni Massimo, Lina Pietroboni.


Camminate silenti e misteriose come il fiume e le sue rive, esperienza sensoriali (e non spettacoli) che porteranno gruppi di persone di notte nei boschi lungo il fiume. Per chi conosce l’Oglio un modo nuovo di vivere il fiume, per altri un’escursione affascinante per riscoprire i cinque sensi dell’animale umano. Con misteriosi incontri lungo il cammino. Cinquanta camminanti ogni serata. Indispensabile la prenotazione: 0373 729263




lunedì 30 luglio – ROMANENGO (Cr)

Piazza Matteotti. In caso di pioggia Teatro G. Galilei

JAIPUR MAHARAJA BRASS BAND (Rajastan, India)

La tradizione zingara del Rajasthan con musicisti fachiro e danzatrice

Prem Nath, fachiro  Lata, danzatrice
Abdul Sattar Khan, trombone Rao Murli, clarinetto   
Saleem Ali, trombone Mohammed Ramzan, bass drum  
Salim Khan (side drums) Jangal, alphonium
Per la prima volta in Europa


Da oltre 150 anni le brass band tradizionali hanno caratterizzato molta musica indiana di strada. Pellegrinaggi religiosi, feste nazionali ma anche cortei nuziali, matrimoni e feste private sono sempre accompagnate da una fanfara. La Jaipur Maharaja Brass Band, guidata dall’istrionico Amrit Hussein, è una nuovissima formazione proveniente dal rajasthan che attinge il suo repertorio dal folklore ma anche dalle nuove musiche di strada di questo stato del nord-ovest dell’India. Come nella tradizione locale, oltre ai baffoni, ai turbanti e ai vestiti cuciti con pietre preziose, questa brass band ha al centro del suo spettacolo un fachiro abilissimo con i suoi numeri di grande effetto e una virtuosa ballerina rajasthana con le sue acrobatiche e contorsionistiche danze tradizionali. Ritmi di grande dinamismo in una atmosfera gioiosa e di festa con clarinetti, trombe, tromboni, tube, sassofoni ma anche tabla, gli strumenti di percussione tradizionali di tutta l’India.