Piccolo Parallelo
20 giugno – 1 agosto 2009
ODISSEA
Festival della Valle dell'Oglio
nona edizione
Destini e Desideri

Presentazione

Odissea

Festival della Valle dell’Oglio

nona edizione –20 giugno / 1 agosto 2009

LA BELLA ESTATE LUNGO L'OGLIO

45 eventi di teatro, musica, conferenze, laboratori, camminate notturne


Ideazione
GianMarco Zappalaglio – Enzo Cecchi

Direzione artistica
GianMarco Zappalaglio



Spesso nelle nostre vite, sia che si tratti di grandi imprese o di piccole questioni quotidiane, siamo appesi a quelli che chiamiamo i fili del tempo e spesso del destino. Fili che, senza sottrarci al desiderio, orientano in maniera più o meno determinante le nostre vite e le nostre scelte. In questo periodo di crisi, di paure paventate e di grandi insicurezze potrebbe sembrare fuori luogo parlare di arte e di cultura ma siamo convinti che proprio in periodi come questi arte e cultura non siano bisogni secondari, ma essenziali. Crediamo che la migliore risposta a questo stato di cose sia continuare ad essere noi stessi, a ragionare sulle nostre esistenze, su ciò che siamo e su ciò che vorremmo diventare. Continuiamo allora con la coraggiosa complicità e partecipazione dei Comuni questa affascinante impresa che chiamiamo “Odissea - Festival della Valle dell'Oglio”. Un festival che si pone quest'anno più che mai con la sua cadenza quotidiana come progetto per un territorio. “Odissea” giunta al nono anno è in maniera inequivocabile, il festival più esteso dell'intera Regione Lombardia, più di cento sono i chilometri che toccheremo, in un continuo via vai da nord a sud e viceversa. Con Soncino che torna ad essere capofila, sono tredici i Comuni e quattro le Province che fanno parte di questo progetto. Cento e più i chilometri toccati, per un'impresa che durerà dal 20 giugno al 1 agosto, 43 giorni per un totale di 45 eventi. Teatro per adulti e bambini, musica, incontri di scienza e filosofia, laboratori, eventi notturni alla luce dei fuochi e della luna. Anche questa edizione 2009 significherà per noi essenzialmente curiosità, pensiero, metafora, passione, viaggio e tanto altro ancora. Per meglio orientare lo “spettatore sensibile” il fittissimo programma è diviso in quattro sezioni, i “quattro fiumi” di ODISSEA: i “grandi” Spettacoli e Concerti, Naturalmente Arte, Filosofi lungo l'Oglio e Selichot – Itinerario ebraico lungo l'Oglio.


Ad aprire la sezione di Spettacoli e Concerti, per grandi luoghi in Piazze, palazzi, castelli e cortili, nell'edizione DEI FILI DEL TEMPO E DEL DESTINO non poteva che essere Koreja che in Paladini di Francia trasforma gli attori in pupi giganti mossi da mani in visibili; il tragico destino di Pantani vienerivissuto dai giovani Garabombo delle Risse ; e poi le aspirazioni quotidiane di Ippolito Chiarello che con Oggi Sposi elenca le felicità e le pene di un sereno matrimonio; Lucilla Giagnoni con Acquadoro rievoca il destino dei cercatori d'oro del primo dopoguerra e il destino di un secolo nel Novecento di Alessandro Baricco messo in scena da Ulderico Pesce. Le aspirazioni religiose di Antonella Questa con Dora Pronobis; il destino epocale di Papa Giovanni XXIII rievocato nella conferenza/spettacolo di Pandemonium Teatro e le impietose aspirazioni degli abitanti dell'immaginaria Gerundia Felix di Piccolo Parallelo. E poi i tragicomici destini degli attori/musicisti di Barbieri diTeatro Necessario e quello della Compagnie Envol Distratto che rivisita in salsa comico/magica le vicende de Le Lac du Cygne . Destini di popoli invece nei concerti di Mishmash che con La rotta della musica tra Ebraismo e Cristianesimo mischianomelodie klezmer, ritmi persiani e suoni mediterranei; i tamburi giappones i delle Taiko, unico gruppo al femminile a praticare questa disciplina. E infine il Cirko Vertigo che dopo il grande successo dello scorso anno torna al Festival con Circo su tela ambientando in due luoghi diversi le suggestioni pittoriche dei grandi maestri delle arti visive.


con il contributo di Fondazione CARIPLO
Provincia di Cremona
(Programmazione territoriale)
Parco Oglio Nord - Parco Oglio Sud - Comune di Soncino - Comune di Romanengo


NATURALMENTE ARTE è l’unico festival d’arte e di teatro dedicato al tema naturalistico, ambientale e paesaggistico che si svolge in due diverse Regioni , Lombardia e Piemonte. Dal 2007 si è costituita una “rete per il teatro-natura”, ideata e coordinata da Lorenza Zambon , che ha come capofila il Parco Nord Milano che coinvolge cinque territori ognuno formato da un Parco o area protetta e da una compagnia teatrale locale (Casa degli Alfieri - Ente Parchi Astigiani;Piccolo Parallel o - Parco Oglio Nord, Parco Oglio Sud (Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova); Teatro Telaio – zone delle colline bresciane; Teatro delle Selve - Riserva Sacro Monte d’Orta, Monte Mesma e Colle di Buccione (Novara); Parco Nord di Milano. Il programma per il 2009 riafferma i principi ispiratori di Naturalmente Arte: spettacoli teatrali ed eventi artistici realizzati specificamente per luoghi naturali, centrati tematicamente sulla relazione fra l’uomo e la natura o ispirati dai luoghi e dai paesaggi che li ospitano.


NATURALMENTE ARTE LUNGO L'OGLIO moltiplica quest'anno gli appuntamenti con specifici eventi legati alla caratteristica dei luoghi, alcuni dei quali pensati apposta per l'occasione. Da segnalare il grande spettacolo Il Poema di Gilgamesh di Piccolo Parallelo creazione originale per il festival di Enzo Cecchi che condurrà il pubblico in luoghi misteriosi per immedesimarsi nelle vicende del più antico poema che l'umanità conosca. I Mulini saranno i luoghi della scienza. Grazie a Sylvie Coyaud, L'oca del mulino, conosceremo la storia del mais dai Maya agli OGM, le origini dell'acqua dalla Terra a Saturno, le lune di Giove e tanto altro. Due Laboratori esploreranno il rapporto corpo/natura fra le piante centenarie del Parco: Suonare la voce tenuto da Roberto Secchi “Sakko”, allievo di Demetrio Stratos e Body Resonance workshop di danza Butoh tenuto dalla giapponese Yumiko Yoshioka presente al Festival anche con Before the Down, singolare spettacolo di danza alla sola luce di fuochi e fiaccole. IlTeatro Caverna , giovane rivelazione teatrale, ambienterà in un suggestivo Oratorio campestre lo spettacolo Or not to be per soli venti spettatori a sera fra suggestioni dark e coralità monastiche. E poi i laboratori e gli spettacoli per bambini di Teatro Caverna, Teatro Invito eTeatro delle Selve nel fiabesco Parco del Tinazzo. Il reportage fotografico Nel regno dei torrenti puliti di Valerio Gardoni; l a mostra fotografica In pensiero d'Oglio... della giovane Cristina Sposito che coniuga la visione naturalistica del paesaggio con un aspetto emotivo e personale. Ed infine una serata dedicata al Ciclo del Pane arte eccellente di antica memoria.


Quarta edizione
DESTINO
coordinatrice scientifica FRANCESCA NODARI
con il contributo di
Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta


La IV edizione dei Filosofi lungo l’Oglio ruoterà attorno al tema che tocca l’esistenza di ognuno: il destino . Un concetto che chiama in causa una vasta gamma di snodi argomentativi che vanno dalla riflessione sulla tradizione al viaggio come metafora della vita, dove l’alternanza tra amore e dolore, tra bene e male – si pensi alle splendide pagine che Vasilij Grossman in Vita e destino dedica alla bontà – sembra tradire una dialettica spezzata nella quale l’uomo è coinvolto, nella sua ancestrale richiesta di felicità. Quale ruolo gli spetta? Quale libertà può giocare? Il destino è storicamente la causa necessaria di tutto o l’effetto congiunto della provvidenza e delle azioni umane? È, con Schopenhauer, l’azione della volontà di vivere o è, nietzschianamente, l’accettazione volontaria e cosciente della necessità cosmica che fa dire di sì alla vita? E ancora, fino a che punto si può parlare di determinismo in una società dove «il desiderio di essere Dio», per usare le parole di Sartre, tende a far dimenticare al singolo i limiti della sua finitudine? Non solo, non v’è il rischio che un individualismo ormai imperante conduca il soggetto ad una dimenticanza pericolosa – oseremmo dire senza via d’uscita – quella di chi mi è prossimo, dell’altro in quanto Altro? A partire da queste “provocazioni”, si snoderanno le relazioni degli illustri ospiti che, entreranno in medias res muovendo da prospettive plurime. Dal teologo laico Vito Mancuso , autore del fortunato testo: L’anima e il suo destino e del recente Disputa su Dio scritto con il giornalista Corrado Augias alla psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi , da Salvatore Natoli – padrino d’eccezione, sin dalla prima edizione, di questa manifestazione, ordinario di filosofia teoretica all’Università Bicocca di Milano e conosciuto come il filosofo dell’etica del finito – a Sergio Givone , professore di Estetica all’Università di Firenze, tra i più raffinati interpreti di Dostoevskij e studioso del pensiero tragico. Per concludere con Aldo Magris , docente di filosofia della religione all’Università di Trieste e uno dei più attenti indagatori del tema in oggetto.


SELICHOT – ITINERARIO EBRAICO. Seconda edizione

Coordinatore Don Antonio Lanzoni


Tra il XV e il XVIII secolo è attestata una significativa presenza di piccole comunità ebraiche su entrambe le rive dell’Oglio in territorio cremonese, bresciano e mantovano. Tre località hanno tramandato in modo particolare la memoria di questa presenza: Soncino, Barco di Orzinuovi e Ostiano. Soncino è ancora oggi ben noto per aver conosciuto, sul finire del ‘400, la presenza degli stampatori ebrei Soncino, che dalla omonima località presero il nome e che si affermarono per la loro abilità nell’arte della stampa. Basti ricordare, in proposito, la famosa Bibbia del 1494, una copia della quale oggi conservata a Berlino, che servì da testo alla versione tedesca fattane da Lutero. A Barco di Orzinuovi è invece documentata la presenza degli stessi stampatori Soncino, che nel 1496, sotto la protezione dei conti Martinengo, stamparono il “Selichot”, libro di preghiere penitenziali. A Ostiano, infine, nel ‘700 è da registrare l’esistenza di una fiorente comunità ebraica, la cui memoria è ancora oggi affidata ai resti della sinagoga nel Castello Gonzaga e al cimitero alla periferia del paese. Il richiamo a questa presenza ebraica del passato sulle sponde dell’Oglio, nell’ambito di “Odissea”, vuole proporsi come invito a riscoprire un frammento di storia del territorio poco conosciuto ma significativamente caratterizzato. Tre gli appuntamenti in programma, due conferenze, a Barco di Orzinuovi (Bs) e Soncino (Cr) ed un concerto a Ostiano (Cr)


DESTINI E DESIDERI


E’ William Shakespeare che offre lo spunto al percorso della Nona edizione del Festival della Valle dell'Oglio, appuntamento rinomato e meritevole con la cultura, lo spettacolo, la rivalutazione del territorio, vissuta attraverso le sensazioni e il narrare del patrimonio popolare.

“Desideri e destini vanno in senso contrario, tanto che i nostri calcoli son sempre rovesciati: nostri sono i progetti, ma non i risultati”. Il vissuto di Stratford upon Avon si confronta con il tema sempre vivo dell’uomo e della sua sorte, identica lungo il fiume inglese e capricciosa come le sue correnti, proprio come avviene sul grande fiume che collega le vicende della Valle e della Bassa, unite nell’appartenenza ai voleri e alle risate del fato.

“Odissea, Festival della Valle dell’Oglio”, continua a narrare le imprese degli uomini e i loro sogni. Una scelta coraggiosa, che coinvolge Comuni e territorio su più livelli. Numeri, lo ribadisco volentieri, che collocano il Festival nel Guinness dell’estensione, cento chilometri, oltre le aspettative, con tredici Comuni e quattro province coinvolte, a raccontare una favola bella che diviene tutta lombarda, dal 20 di giugno all’1 agosto. 43 giorni e 45 eventi.

E’ il ritorno fecondo del teatro più vivo, per adulti e bambini, in quella serie di performance e spettacoli che hanno la forza di sperimentare, il coraggio, torno a usare questo termine, di trasformare l’appuntamento con la tradizione in un viaggio, sì, lungo l’Oglio, che parla di filosofia, di scienza. E ha dalla sua il fascino delle stelle e della luna, delle luci e dei fuochi. C’è la magia dell’estate, che offre tutto il suo abbraccio lungo il fiume e il riandare nel passato, alle tradizioni che ci accomunano e che vengono tramandate, anche da chi, penso all’itinerario ebraico, Selichot, lungo l’Oglio, in questa terra ha trovato ragion d’essere.

Di fronte a questi contenuti è chiaro dunque come gli Enti coinvolti, Regione Lombardia, con l’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie, Provincia di Brescia, con l’Assessorato alle Attività e Beni culturali e alla Valorizzazione delle Identità, Culture e Lingue locali e i Comuni di Pompiano, Borgo San Giacomo, Villachiara, Verolavecchia, Rudiano, Urago d’Oglio, oltre alle Province di Cremona, Bergamo, Mantova, insieme al Parco Oglio Nord e Parco Oglio Sud,  abbiano trovato un valido riscontro. 

Posso solo congratularmi per l’idea e le scelte con GianMarco Zappalaglio e Enzo Cecchi e con quanti, e sono davvero tanti, hanno contribuito con passione e impegno alla realizzazione di un nono appuntamento che ha tutti i presupposti del successo.


Riccardo Minini

Assessore alle Attività e Beni culturali

e alla Valorizzazione delle Identità,

Culture e Lingue locali della Provincia di Brescia


Nella vita le belle storie – come quella di Odissea, che giunge alla nona edizione – non finiscono mai. Ancora una volta non possiamo dunque che congratularci con Marzo Zappalaglio ed Enzo Cecchi che propongono questa nuova tappa del loro viaggio intorno all’uomo. E lo fanno con un cartellone ricco di fascino, di novità, di serate originali e sicuramente coinvolgenti per gli “spettatori curiosi” che – numerosissimi come sempre – vorranno accogliere il loro invito. Filo conduttore del percorso estivo organizzato nella valle dell’Oglio è l’uomo e il suo destino. È un rapporto che interroga, da sempre, la ragione. La nozione di destino è infatti talmente radicata nell'uomo, che la si vede sopravvivere, presso alcuni, all’abbandono o al rifiuto delle religioni tradizionali e assumere, nel pensiero moderno, sotto nuove forme, un posto non trascurabile.

L’uomo può essere artefice del proprio destino, oppure è destinato a subirlo? Tra le tante interpretazioni ci è parsa ricca di fascino quella di Sandor Marai. L’autore ungherese, nel suo romanzo più famoso da “Le braci” – siamo nel periodo della seconda guerra mondiale – afferma, superando ogni idea di ostilità, che “l’uomo e il suo destino si realizzano reciprocamente modellandosi l’uno sull’altro. Non è vero che il destino si introduce alla cieca nella nostra vita: esso entra dalla porta che noi stessi gli abbiamo spalancato, facendoci da parte per invitarlo ad entrare”.

In questo modo Odissea, proponendo al pubblico di interrogarsi sul destino, inteso semplicemente come parte della vita di ciascuno, si fa occasione per contribuire a restituire l’uomo a se stesso, al segreto della sua coscienza. Ogni sera ci fa sentire il peso della nostra responsabilità morale, ci pone di fronte al nostro destino umano di vita e di morte, di errore e di redenzione, e ci aiuta a riconoscere senza fallaci e comodi compromessi il significato e le dimensioni delle cose. È il senso del destino che sollecita ed autentica la reintegrazione di quei valori etici che soli possono regolare e guidare il progresso umano sulle vie della giustizia, della pace, dell’amore.

L’invito che ci sentiamo di rivolgere a ogni spettatore è quello di lasciarsi rapire dalla bellezza e dal significato dell’arte, cercando di farli propri, di approfondire, di superare le distanze.

La nostra è la cultura della contaminazione e della compenetrazione. Lo è, in parte, anche questa rassegna che – come ogni anno – ci invita ad allargare gli orizzonti. L’arte di Zappalaglio e Cecchi ci invita a un contatto profondo con la realtà, alla scoperta o riscoperta dei luoghi del nostro vivere, attraverso la parola umana e il teatro che, con la loro fragilità e la loro forza sono capaci di esprimere la speranza in un mondo diverso e più giusto.


On. Giuseppe Torchio

Presidente della Provincia di Cremona


Denis Spingardi

Assessore Provinciale alla Cultura

e alla Promozione del Territorio


Il Festival della Valle dell’Oglio, vera e propria festa della cultura en plein air, giunge quest’anno alla nona edizione.

La manifestazione, che di anno in anno ha visto crescere le sue occasioni di cultura e di spettacolo, si articola in 45 eventi che coinvolgono tredici comuni e quattro province.

Gli ideatori del prestigioso evento culturale hanno disegnato quest’anno il tema “Destini e Desideri”  fornendo così molteplici occasioni di riflessione sulla libertà del “desiderare” vincolata all’ineluttabilità del destino.

Resta protagonista anche quest’anno la rivisitazione del rapporto uomo-natura con celebrazioni artistiche all’insegna della più accattivante novità, mentre si leggono volentieri sulle pagine del programma appuntamenti riservati ai bambini.

Va infine sottolineata la considerevole ed originale connotazione che il Festival esprime in ordine alla  promozione turistica del territorio. La storia delle nostre comunità, con il corredo di un vissuto millenario modulato sulla voce del fiume, eterna e sempre nuova, si dispone così a nuove riletture, in un contesto di rara suggestione.

E così, Province e Comuni diversi, nella occasione del Festival riscoprono comuni identità nella promozione di un’altra straordinaria Odissea.


Tecla Rondi

Assessore alla Cultura della Provincia di Bergamo


Il Parco Oglio Sud e ODISSEA, un percorso che dura ormai da tempo e in cui crediamo fortemente…

Anche quest’anno il Parco Oglio Sud intende partecipare con le proprie forze al fantastico percorso di ODISSEA Festival della valle dell’Oglio.

Le motivazioni sono varie e tutte di grande valenza:

la prima, siamo consapevoli dell’ottima  qualità del lavoro in programma, come d'altronde testimoniano i percorsi fatti negli anni precedenti;

seconda, l’importante valore CULTURALE che ODISSEA ha insito nel proprio dna di valorizzare l’uomo ed il suo territorio, consapevoli che “il fiume” porta con se speranze, gioie e dolori…

terza, la grande attenzione alla peculiarità di un momento privilegiato di EDUCAZIONE AMBIENTALE, dove l’uomo ed i suoi sentimenti si incrociano con l’ambiente in cui vive tutti i giorni.

Ecco quindi che dobbiamo essere riconoscenti con chi si sta impegnando per la realizzazione di questa manifestazione, ed in particolare all’Associazione Piccolo Parallelo vogliamo esprimere il nostro grazie


Per il Parco Oglio Sud

Il Presidente

Alessandro Bignotti


Anche quest’anno il Parco Oglio Nord ha il piacere di collaborare con Odissea 2009, realtà con la quale, da tempo, condivide obiettivi quali il rispetto per la natura e la promozione culturale. È un compito impegnativo e stimolante che da qualche anno grazie a questa cooperazione si persegue con decisione.

L’obiettivo comune è sicuramente valorizzare la valle dell’Oglio, sia tutelando il patrimonio naturale che promuovendo le tradizioni, l’arte, il turismo e valorizzando le realtà locali come “I Percorsi del gusto della Valle dell’Oglio”  e “I Percorsi Storici e Naturalistici” del Parco Oglio Nord.

In calendario, per questo Festival della Valle dell’Oglio, interessanti convegni quali “Il ciclo del pane”, “Le metamorfosi del granoturco” e “Chiare, fresche e dolci. Fino a quando?” che saranno ospitati nella sede delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Oglio Nord a Torre Pallavicina presso il Mulino di Basso, struttura antica che si presenta molto suggestiva e capace di coinvolgere tutti verso un vero e proprio salto nel passato.

Il Parco Oglio Nord si augura una lunga e proficua collaborazione che permetta di promuovere l’immagine dei paesi rivieraschi e di farne così conoscere la ricchezza culturale e naturalistica.


Il Parco Oglio Nord


Odissea 2009Piccolo Parallelo