Avevi troppo peso da portare per una persona sola
racconti di viaggi reali e mentali passando tra i meandri del cuore

ideazione, testi e racconti
Enzo Cecchi

letture
GianMarco Zappalaglio

 

Il film "Il colore del melograno" di Sergej Paradzanov narra la vita del trovatore armeno Sayat Nova,, dall'infanzia alla corte regale, dal ritiro in un convento alla morte, attraverso una serie di episodi, statici come quadri che non raccontano, ma mostrano, evocano, per via di metafore, analogie, paesaggi onirici, pause liturgiche. Lo scorrere di questo film e delle sue immagini sono il controcanto e il fondale del nostro "Avevi troppo peso da portare per una persona sola". Storie e racconti di viaggi fra boschi, fiumi, meandri del cuore e vie tortuose della mente.

Da anni proponiamo delle camminate in notturna, vicino e dentro fiumi e boschi. Sono viaggi che attraversando luoghi e spazi temporali attraversano il rito e i meandri della mente. Il luogo reale e le persone diventano visione, attori e metafora del proprio vissuto. In una formula che mescola assieme teatro, riti ancestrali, sociologia e antropologia e anche un pochino di psicoanalisi. Con "Avevi troppo peso da portare per una persona sola" non facciamo una descrizione di queste camminate, raccontiamo il contorno e raccontiamo come per aprire il cuore degli altri, occorre iniziare ad aprire il proprio.

A fare da sfondo a questi racconti e letture il film "Il colore del melograno"che da sempre è ispiratore dei nostri spettacoli. In scena, sullo scorrere del film, qualche oggetto, un attore, voce recitante e un attore/regista che racconta con leggerezza e un sorriso di un viaggio che attraversa il buio e la notte per arrivare alla luce. "Avevi troppo peso da portare per una persona sola" — " si" — " iniziamo a buttare le zavorre" dato che ogni tanto vale la pena fermarsi un attimo e sorridere alla vita.

Enzo G. Cecchi

Durata: 70 minuti



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