Gerundia Felix


Drammaturgia — regia — scene e costumi
ENZO G. CECCHI
con
MARCO ZAPPALAGLIO — l'imprenditore
ENZO CECCHI — il domestico straniero


Un imprenditore in attesa di un trapianto e un domestico straniero. Questi i personaggi di Gerundia Felix. Gerundia perché ambientato in una di quelle zone un tempo ricoperte dal Lago Gerundo, ai confini fra Bergamo, Brescia, Cremona, ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo. Si parla di razzismo, intolleranza e compravendita di organi, spensieratamente con parole qualsiasi, spesso grossolane, ascoltate al bar, in una bettola, in una piazza o al supermarket. Uno spettacolo duro, a volte surreale che scivola nel comico che mette a nudo una umanità impietosa che pur intollerante non può più vivere senza "l'altro". Le parole dello spettacolo non sono quelle usuali che potrebbero essere utilizzate in uno spettacolo (ammesso che ci possano essere parole usuali), ma frasi come si diceva sentite in giro che entrano da un orecchio ed escono dall'altro. Che invece incollate una ad una per una scrittura ed un testo teatrale diventano deflagranti e devastanti.


NOTE DI REGIA

Gerundia Felix è una metafora

Gerundia perché ambientato in una di quelle zone un tempo ricoperte dal lago Gerundo, ai confini delle province di Bergamo, Brescia e Cremona. Gerundia Felix: qua nel mio cortile tutto va bene o quasi. Poteva chiamarsi in altra maniera o poteva essere parlato in altri dialetti, Gerundia perchè è la zona in cui abito da più vent'anni e cui sono affezionato. Uno spettacolo duro, a volte surreale, a volte comico. Non si vuole prendere in giro nessuno, non ci si vuole porre con giudizi di ordine morale. Tutto è politico e anche questo spettacolo lo è, però ribadisco, non è uno spettacolo sulla politica né contro né a favore di nessuno. E' una sorta di sezionamento, pur a volte con allegria, di un "cadavere" e di una società. Una fotografia iperrealista socio-antropolgico cui ho voluto dare l'abito di una drammaturgia. Un luogo e una società che sono in queste zone una volta paludoso come il lago Gerundo che le circondava, ma che potrebbe essere tranquillamente da qualsiasi altra parte. Un piccolo imprenditore edile logorroico, incattivo dalla vita e da alcune sventure, ha problemi di salute e preoccupazioni per l'unico figlio rimasto anche lui con problemi di salute molto più gravi. Ha un domestico straniero e fino alla fine non si saprà, neanche lo sa l'imprenditore, da quale parte del mondo provenga.

Un domestico indifferente alle parole del proprio "padrone" e apparentemente senza nessuna emozione se non una cocente nostalgia per la propria terra. La conclusione fra i due sarà una compravendita neanche troppo surreale. Io ti pago e tu mi permetti di sopravvivere. Io ho bisogno dei tuoi soldi e ti do quello di cui tu hai bisogno.

Gerundia Felix nella sua scrittura originale e completa nasce con quattro episodi che alternandosi in più scene si incardinano uno nell'altro. Il quarto episodio, storia di due gemelli, uno prete e l'altro il suo sacrestano, uno etero, l'altro gay, troppo forte e sguaiato, non è mai stato rappresentato. Lo spettacolo teatrale, portato in scena fino a due anni fa, includeva i primi tre episodi: il nucleo centrale "Cuore di padre" cui si avvicendavano le microstorie di due piccoli muratori abbandonati dal loro "padrone" che non voleva pagarli e il vagabondaggio di un vecchio signore che crede di trovare Cristo in un cantante di cabaret. Per questa nuova riedizione, abbiamo lavorato solo sul nucleo centrale "Cuore di padre" che è diventato semplicemente "Gerundia Felix". Allora sei attori, ora solo due, Marco Zappalaglio e io Enzo Cecchi: Piccolo Parallelo.

Enzo G. Cecchi


Recensioni

Il Torrazzo - Sabato 17 Gennaio 2009

La Provincia (Cremona) - Domenica 11 Gennaio 2009

La Cronaca - Lunedi 1 Marzo 2010

L'Eco di Bergamo - Martedi 2 Marzo 2010



Fotografie

Gerundia Felix - foto di Paolo Comensoli

Gerundia Felix - foto di Andres Bernhard





Piccolo ParalleloOdisseaFestivals e Stagioni