Il poema di Gilgamesh
Ideazione e regia: Enzo G. Cecchi
con Marco Zappalaglio - Enzo Cecchi
e con Alessandro Arrigoni – Anna Carra – Silvia Di Micco
Giovanni Gallorini – Angelo Lucchi – Giovanni Massimo
Luciana Mandotti – Beppe Parmigiani – Marina Pavesi
Cristina Sposito – Francesco Viviani
Collaborazione: Emy Zappalaglio – Isa Piccini
Da anni Piccolo Parallelo ha iniziato una ricerca sul rapporto fra teatro e natura. E' da questa ricerca che sono nate camminate notturne nei fiumi denominate Il respiro del Fume. E di seguito Meditazioni verso Eva nascente.
E anche quest'anno, senza dimenticare nulla delle esperienze passate, abbiamo sentito l'esigenza di andare oltre. Verso una idea ancora più totalizzante di teatro, cultura, riti antropologici della nostra civiltà e compenetrazione con gli elementi della natura. Così abbiamo pensato al Poema di Gilgamesh con i suoi quattro temi principali: il viaggio, le tradizioni culturali, l'amore e la morte. Gilgamesh, mitico re della città di Uruk è un personaggio della mitologia sumera. Le sue vicende, come riportano antiche leggende, sono raccontate nel primo poema che umanità conosca, precedente ai poemi omerici, ai Veda indiani e alla Bibbia, denominato appunto il Poema o Epopea di Gilgamesh.
Gilgamesh, semidio regna sulla città di Uruk, sulle rive del fiume Eufrate. Per contrastare il suo potere gli Dei decidono di creare Enkidu, quasi a sua immagine e somiglianza. Un altro semidio che dopo sette giorni e sette notti trascorsi con la prostituta sacra, diventa uomo. Dopo uno scontro violento, nasce una amicizia fortissima fra Gilgamesh ed Enkidu. Fra viaggi, peripezie e sogni premonitori, Enkidu capisce che dovrà morire. La dea Inanna si invaghisce di Gilgamesh, venendo rifiutata decide di vendicarsi, ma verrà sconfitta e il prezzo che Gilgamesh dovrà pagare, sarà la morte dell'amico. Dopo la morte di Enkidu, Gilgamesh si dispera ed inizia un lungo peregrinare alla ricerca dell'immortalità. Troverà una pianta che potrebbe dare la giovinezza, ma questa verrà mangiata da un serpente. Sconfitto e senza risposte Gilgamesh se ne ritorna ad Uruk e anche lui, pur in vecchissima età sarà destinato alla morte. Lo spettacolo sarà ancora in notturna, dentro e attraverso i boschi e il fiume Oglio.
A differenza degli anni scorsi quest'anno lo spettacolo sarà replicato più volte e in un unico luogo. Per un massimo di 60 spettatori a serata, obbligatoria la prenotazione.
Progetto per Naturalmente Arte – Odissea 2009, Festivald ella Valle dell'Oglio
TORRE PALLAVICINA (Bg)
luogo di partenza Mulino di Basso, sede Parco Oglio Nord
domenica 5, domenica 12, domenica 19, domenica 26 luglio 2009 - ore 20,30
Un ringraziamento particolare al PARCO OGLIO NORD
Gilgamesh - Recensione Crema Online in formato PDF
Gilgamesh - Fronte del pieghevole in formato PDF