IL MIO PROMETEO
# quasi un'operina rock #

da Prometeo Incatenato di Eschilo

riscrittura drammaturgica, scene e regia
ENZO G. CECCHI

Prometeo - Marco Zappalaglio
Zeus - Enzo G. Cecchi

Consulenza musicale: Giovanni Emanuele Mandelli
Web engineer e foto: Paolo Comensoli
Collaborazione: Emi Zappalaglio

Di una probabile trilogia di Eschilo dedicata a Prometeo, conosciamo solamente il Prometeo incatenato. Quando si parla di Prometeo di solito si pensa all’aquila  che ne va a mangiare , a seconda delle versioni, fegato o cuore. Con il Prometeo incatenato, siamo ancora alla fase precedente. Terrore, Dominio ed Efesto vanno, per ordine di Zeus , ad inchiodare con catene e ceppi di acciaio il traditore Prometeo alle rocce di Scizia. Sue compagne e coro, le onde figlie di Oceano. Arrivano poi Oceano, Dio del mare e Io la ragazza che per aver rifiutato l’amore di Zeus è stata tramutata in giovenca e condannata a vagare per il mondo. E poi Hermes il messaggero che non riuscendo a carpire nulla di ciò che vuole sapere, preannuncia ciò che sarà dopo: il crollo delle montagne e Prometeo incastrato ai massi che vedrà appunto il suo fegato o cuore, continuamente rimarginato e continuamente mangiato dall’aquila. Ma cosa ha combinato Prometeo? Ha tradito i fratelli per aiutare Zeus alla scalata al trono e alla cacciata e caduta del grande padre Crono. Poi quando Zeus inizia a spartire i poteri agli dei, Prometeo ruba il fuoco per donarlo agli uomini . Questa la storia e di qua tutte le interpretazioni. Prometeo primo santo ateo come credo abbia scritto Marx, Prometeo eroe romantico, oppure rivoluzionario e di seguito tutte le dispute di studiosi di tutti i campi. A me interessavano le belle parole del testo e lo scontro di poteri. E sono partito da una ipotesi molto semplice.

Prometeo che è stato il braccio destro di Zeus e che potrebbe essere suo pari sta diventando troppo potente. Possiede inoltre il dono della preveggenza e sa che arriverà un tempo in cui anche Zeus potrà essere spodestato. Prometeo ex potente, eroe incatenato e umiliato al massimo grado, sa che basterebbe piegarsi ad una semplice richiesta di Zeus per ritornare libero. Ma non lo fa. Per orgoglio e per odio. Zeus potrebbe liberare Prometeo sapendo che poi potrebbe ottenere quello che vuole, ma non lo fa. Per orgoglio e per stupidità. Non esiste nel testo di Eschilo la figura di Zeus se non evocata. Chiaro questa la mia interpretazione e su questa ho basato il lavoro. Zeus grande padre, narcisista, incompetente, arrogante, stupido pieno di sé e del culto di sé, irriverente e con la voglia di piacere. Al di fuori di qualsiasi concetto etico morale o anche semplicemente estetico. Prometeo altezzoso, piena di rabbia dolore e odio, umiliato, farneticante. E’ lui la prima donna, è lui la base di tanti trattati, cosa vuole l’altro? Ho voluto lasciare le belle parole del testo (pur con una traduzione ed una rielaborazione “più leggibili”) e ho trasportato tutto negli anni 70. L’esplosione delle bande rock e delle rock star. Quelle che facevano il personaggio e quelle che lo erano. Ho immaginato una grande torre, quelle che si vedono ai concerti. Su in alto Zeus, vecchia rock star compiaciuta, un pò drag e molto camp che scende per  indossare i panni e le voci dei vari personaggi (Efesto, Ondina, Oceano, Io ed Hermes) tradotti e giocati come piccole e fumettistiche icone rock. Ultimo atto di sfregio e di derisione nei confronti dell’amico-fratello traditore nonché tentativo di carpirne il famoso segreto.

Ho immaginato Prometeo, che nonostante i tentativi di Zeus di impadronirsi della scena, rimane pur sempre l’interprete principale, anche lui come una sorta di icona rock. Tuta da motociclista in pelle fucsia ormai sbrindellata. Orgoglioso si avvicina da solo alla meta, orgoglioso si incatena. Attorno a lui il circo di Zeus, lui con il dolore che gli lacera le carni e la propria terribile e insopportabile umiliazione e solitudine. Fondamentali in questo allestimento le musiche scelte con precisione e con analisi spietata da Giovanni Emanuele Mandelli. Non una colonna sonora, ma pezzi come cornici in cui inserire al meglio i vari personaggi icone.

Enzo G. Cecchi












Piccolo ParalleloOdisseaFestivals e Stagioni