SINDROME MISERICORDIA
Le puttane del dolore

testo e regia
Enzo G.Cecchi

con
Gianmarco Zappalaglio
Giorgia Scalmani, Enrica Fontanini

tecnico luci
Massimo Guerci

ideazione grafica
Giovanni Lepore

Prima rappresentazione: Romanengo (Cr), Teatro G. Galilei - 27 novembre 1999

Ci si può dedicare al dolore degli altri con spirito professionistico e consapevolezza. Ci si può dedicare al dolore degli altri con spensieratezza, pressapochismo e avidità. Nessuno però è cosi ingenuo da non sapere quanto mercato possa produrre il dolore e i suoi derivati. E quando l’ansia di espansione e’ sempre più grande il cinismo si sposa con il grottesco e con l’assurdo: e’ quello che avviene in questo spettacolo. Nella clinica sindrome misericordia operano (non solo in senso clinico) il medico specialista Rigor Placebo e le sue due assistenti, Risonanza e Angina. La clinica fornisce visite specialistiche in qualsiasi campo medico, servizio infermieristico e ogni tipo di assistenza notturna agli ammalati. Dopo una campagna umanitaria per il reclutamento di alcune ragazze polacche, l’agenzia allarga il proprio volume d’affari fino a comprendere case di riposo per anziani e servizi alla moda di onoranze funebri. Le vicende avvengono allegramente fra volumi di medicina e volumi d’affari, estrazioni dentistiche ed estratti conto, televendite e radiografie. allegramente e con il sorriso soddisfatto di chi è convinto della propria giusta causa. lo spettacolo vuole aprire una finestra disincantata sul mercato del dolore. Un mercato florido nel quale la merce/dolore viene contrattata, venduta e comprata come un qualsiasi altro prodotto.



sindrome: insieme di segni che compongono una situazione clinica particolare in un individuo. è anche usato come sintomo di malattia di origine sconosciuta o poco chiara.
Es: s. da astinenza, s. di Down, s. dello Yo-Yo, s. cinese, s. di Stendhal, s. di Stoccolma, etc.

misericordia: sentimento di compassione nei confronti di chi si trova nel bisogno o è infelice. Pietà. Es: m. denominazione di confraternite risalenti al Medioevo, che avevano scopi di assistenza ad ammalati e pellegrini e che si occupavano della sepoltura dei morti.






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