Teatri di pianura .5
Stagione 2013/2014
Calendario Serale
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Inizio spettacoli ore 21,15 — apertura cassa ore 20
Biglietti: intero € 10 — riduzioni € 8 (per ragazzi dagli 10 ai 17 anni, studenti universitari, pensionati)
per lo spettacolo Ouverture de Saponettes del 15 marzo
dai 4 ai 9 anni € 5 — dai 10 ai 17 anni € 8 — dai 18 in poi € 10
FORMULA 50
Tessera da € 50 per tutti gli spettacoli serali della stagione
acquistabile alla cassa entro dicembre 2013
Prenotazioni
Tel / Fax 0373 729263 — mail: info@piccoloparallelo.net
da martedì a venerdì ore 9/13
nei giorni di spettacolo dalle 17,00 alle 20,00 al cell. 339 8181799
LABORATORIO TEATRALE
Condotto da ENZO G. CECCHI
Romanengo (Cr) Teatro G. Galilei
novembre 2013 — maggio 2014
Senza togliere nulla al gioco alla leggerezza e all'ironia, non si starà seduti. Magari qualcuno pensa "non farò mai l'attore" oppure "è troppo faticoso". Ma è un motivo per tirarsi indietro? Si lavorerà seriamente, sempre con il sorriso. I laboratori teatrali che propongo sono un allenamento all'uso di tutte le parti del corpo, sulla voce e sul testo, sono danza, ma anche canto, lavoro sulle improvvisazioni e sui personaggi. Quindi si lavorerà sul corpo, tanto, sulla voce, sulle improvvisazioni e sui personaggi e alla fine, agli inizi di giugno, si presenterà pubblicamente questo lavoro come studio sui personaggi e su un testo specifico che sarà "L'Idiota" di F. Dostojevsky. Il laboratorio è rivolto a tutti, o meglio ad una fascia molto ampia che va dai 20 ai 60 anni, poco più, poco meno. Tenacia, conflittualità, gioco, fascinazione, ma anche tanta voglia di stare e bene assieme agli altri. Enzo G. Cecchi
Prima lezione gratuita: giovedì 7 novembre 2013 ore 20,30
Gli incontri si terranno tutti i giovedì dalle ore 20,30 alle ore 23.
In aprile e maggio 2014 incontri supplementari sul Fiume Oglio
Presentazione pubblica del lavoro sabato 7 giugno 2014.
Costo mensile € 40,00 da versare al primo incontro di ogni mese.
Iscrizioni: info@piccoloparallelo.net — Tel 0373 729263
BENEFIT
ad ognuno dei partecipanti verrà offerto un ingresso omaggio a uno degli spettacoli (a scelta) della stagione Teatri di Pianura.5 e la riduzione a € 8 su tutti gli altri spettacoli serali.
Romanengo — sabato 30 novembre — ore 21,15
ANTONELLA QUESTA
STASERA OVULO di Carlotta Clerici
regia Virginia Martini
una produzione LaQ-Prod
Premio Calandra 2009 come Migliore Spettacolo
Premio Migliore Inteprete Calandra 2009
Uno spettacolo comico e commovente che da quattro anni fa il pieno nei teatri italiani e che affronta con ironia e sarcasmo il delicato tema dell'infertilità femminile e della fecondazione assistita. L'attrice mette in scena più personaggi per raccontare l'epopea di una donna impegnata nella difficile ricerca di una gravidanza che non arriva. In scena con un grande (e inutile) abito pre-maman la protagonista racconta l'improvviso mutare del tempo, i mesi fatti di 28 giorni, passati nell''attesa fra un controllo e un altro, fra una speranza e la sua frustrazione. Lo spettacolo ha successo perchè parla di un tema tabù che Antonella Questa affronta con rara sensibilità e rispetto davvero notevole, regalando al pubblico un finale commovente e inaspettato.
Romanengo — sabato 7 dicembre — ore 21,15
IL SAPORE DEL MELOGRANO
Reportage di viaggi reali e mentali
Impressioni fotografiche dall'Armenia di Sergio Paolazzi
Avevi troppo peso da portare per una persona sola
scritti di Enzo Cecchi letti da GianMarco Zappalaglio
proiezione del film "Il Colore del melograno" (Sayat Nova)
di Sergei Parajanov (1924-1990)
Ingresso € 5
Pumenengo (Bg) — Castello Barbò — Presso biblioteca — sabato 21 dicembre 2013
ritrovo dalle ore 18,30 — partenza ore 19 — durata prevista : 3 ore circa2° REBIRTH-DAY — IL RESPIRO DEL FIUME
ideazione e guida: Enzo G. Cecchi
con Marco Zappalaglio - info e segreteria Emi
Per 60 camminanti, indespensabile la prenotazione.
Costo di partecipazione € 5
21 dicembre solstizio d'inverno. Giornata che, così come teorizzato nel manifesto del Terzo Paradiso dell'artista Michelangelo Pistoletto, vuole indicare una rinascita o un cambiamento. Per il secondo anno il 21/12/2013 vedrà in contemporanea in tutto il mondo tantissimi eventi artistici in un ideale abbraccio a madre terra. Anche quest'anno aderiamo all'iniziativa con Il Respiro del Fiume, la camminata in notturna nel fiume e nei boschi dell'Oglio, che rappresenta il manifesto umano e artistico di Piccolo Parallelo. Fra teatro, natura, perdita di cognizioni spazio-temporali, visionarietà, paure/desideri ancestrali e fantasmi di sciamanesimo.
Romanengo — sabato 25 gennaio — ore 21,15
FRANCESCA FALCHI — MARTA PROIETTI ORZELLA
DER PUFF — frammenti cantati di corpi internati
di Francesca Falchi
Premio nazionale Da Palco a Palco
in collaborazione con Arcigay Cremona
Numerose le lesbiche, più o meno note, che combatterono il nazismo e che furono costrette all'esilio o rinchiuse nei campi di concentramento. Lo spettacolo racconta, in forma del cabaret Il Macinapepe ( Die Pfeffermühle) di Mann-Giehese, contraddistinto da un contenuto fortemente politico in chiave anti-nazista, le storie di queste donne. Le canzoni "lesbiche" dell'epoca si intrecciano con brevi monologhi e dialoghi stemperati dalla levità goliardica. La scelta di trattare questo argomento è dettata dalla volontà di mettere in luce una storia omessa. Le biografie di queste donne testimoniano la volontà di opporsi ad un sistema che le sminuiva in quanto ebree, in quanto donne ed in quanto lesbiche e ad una situazione politica che ne condannava la condotta "morale" colpendole direttamente attraverso la deportazione o costringendole all'esilio.
Pumenengo — sabato 1 febbraio — ore 21,15 Castello Barbò — Sala del Consiglio
"NON È STATO IL FREDDO LA COSA PEGGIORE ... "
Voce recitante Marco Zappalaglio
sottolineature musicali da composizioni originali Marco Ravasio
accompagnamento violoncello e percussioni Raffaella Matta
Regia Enzo G. Cecchi
Lettura/concerto basata sulle testimonianze dirette di due sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti. Il corpus centrale della serata è la lettura di testi tratti dalle opere di Settimia Spizzichino, (Roma 1921-2000) e Pierre Seel (Francia 1923-2005). Settimia Spizzichino, è stata l'unica donna sopravvissuta al rastrellamento ebraico del ghetto di Roma e attiva testimone della Shoah. Venne deportata insieme alla madre, due sorelle e una nipotina. Sue le parole del titolo della serata tratte dal libro Gli anni rubati: le memorie di Settimia Spizzichino, reduce dai Lager di Auschwitz e Bergen – Belsen; Pierre Seel, deportato francese e autore dell'autobiografia “Io, Pierre Seel. Deportato omosessuale”, tradotto in tedesco e in inglese con il significativo sottotitolo “La liberazione era per gli altri.” Grazie alla sua testimonianza oggi in Francia gli omosessuali, gli ex deportati e i partigiani ricordano insieme l’orrore. Altri testi sono tratti dalle deposizioni fatte al processo di Norimberga da Rudolf Hoess primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz. A lui si devono la rapida costruzione del campo e l'impiego del gas Zyklon B nelle camere a gas per semplificare e velocizzare le uccisioni. Le testimonianze porteranno gli spettatori nel cuore del dramma che sempre nasce dalla paura del “diverso” e che sembra tornare ad attanagliarci con esiti imprevedibili anche in questi ultimi tempi segnati da una crisi simile a quella che artigliò l’Europa tra le due Guerre Mondiali.
Romanengo — sabato 8 febbraio — ore 21,15
CONCERTO /SPETTACOLO
VAGHE SUPPOSIZIONI
Denis Guerini: voce e chitarra — Francesco Guerini: chitarra
Mattia Manzoni: sax — Elisa tagliati: visual
Brani tratti dagli album "L'ultimo della classe" ( 2009) e "I giorni della fionda" (2012) verranno presentati dal cantautore Denis Guerini in un contesto che unisce musica e immagini. I luoghi e i personaggi che popolano le sue canzoni saranno evocati dai video creati appositamente dalla videomaker Elisa Tagliati. Il pubblico verrà condotto in un viaggio "dentro" le canzoni, dove il linguaggio sonoro e visivo traccerà la strada che ogni spettatore sarà invitato a percorrere
Romanengo — sabato 22 febbraio
ELENA GUERRINI
#DELLALLUVIONE 12.11.12
di e con Elena Guerrini
Cura Davide Di Pierro
assistente alla regia Stefania Anzidei
musica Davide Muccini
anteprima regionale
"Il mese di novembre è per l'Italia il mese degli alluvioni. Ciclicamente le maree di fango irrompono nelle geografie del nostro paese, e le cambiano. Cambiano le geografie,ma non le politiche del nostro paese, che piange i morti e continua a dissertare di grandi opere, senza pensare alla tutela del territorio. Il 12.11.12, la triste conta delle alluvioni ha colpito il mio paese, Albinia. Dalla settimana successiva all'alluvione, ho iniziato a condurre un laboratorio di scrittura drammaturgica collettiva con gli abitanti, i bambini, i contadini, gli studenti e i volontari. Ho raccolto post su facebook, commenti e servizi dei TG. Voglio usare il linguaggio del teatro come museo della memoria, museo del fango. Incontro una volta alla settimana, ogni lunedì', giorno dell'alluvione, persone che hanno vissuto e rischiato la vita nell'alluvione, li incontro nelle loro case ancora semidistrutte e condivido con loro il mio dolore, il nostro senso di impotenza davanti a una catastrofe naturale. Ascolto, non recito, ascolto e trascrivo parole e impressioni, vedo lacrime e sorrisi, vedo mani al lavoro nel fango".
Romanengo — sabato 8 marzo — ore 21,15
DANIELE TIMPANO
ALDOMORTO TRAGEDIA
scritto, diretto e interpretato da Daniele Timpano
collaborazione artistica Elvira Frosini — aiuto regia Alessandra Di Lerniaproduzione amnesiA vivacE con il sostegno di Area06
in collaborazione con Cité Internationale des Arts, Parigi
Spettacolo vincitore Premio RETE CRITICA 2012
Segnalazione speciale Premio IN — BOX 2012
Spettacolo finalista Premio Ubu 2012 come "migliore novità italiana"
Premio della critica Nico Garrone 2013
Nel 1978, ai tempi del rapimento di Aldo Moro, Timpano aveva quattro anni e la tragedia l'ha scoperta solo anni dopo. La sua ricostruzione della vicenda segue il filo di chi quegli anni li vive attraverso le canzoni, gli oggetti, la televisione e le sue icone. Moro è un personaggio della storia, che passa attraverso la TV e diventa un eroe postumo. Timpano alterna il punto di vista di chi Moro lo ha conosciuto Morto e quello di chi lo ha avuto vicino da Vivo. La storia che porta in scena è volutamente "strampalata" e alterna momenti di riflessione seria a lampi comici. Il tragico scaturisce dallo scontro tra il vivo e il morto, tra il padre e il politico, tra la dimensione familiare e quella ufficiale. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo. Nuovo capitolo di un discorso sulla storia italiana iniziato con Dux in scatola, Aldomorto conferma la capacità Timpano di dominare il palcoscenico interpretando personaggi "scomodi".
Romanengo — sabato 15 marzo — ore 21,15
MICHELE CAFAGGI
OUVERTURE DES SAPONETTES un concerto per bolle di sapone
Regia Davide Fossati
Per il terzo anno ritorna a Romanengo uno spettacolo unico che stupisce adulti e bambini. Un eccentrico direttore d'orchestra, musicista senza strumenti, vi porterà nel mondo fragile e incantato delle bolle di sapone. Un "concerto" dove l'imprevisto è sempre in agguato; dagli strumenti musicali non nascono note, ma bolle: giganti, rimbalzine, da passeggio ... Uno spettacolo di "magia" che trasporta il pubblico in un'atmosfera incantata. Lo spettacolo è nato in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano, è stato rappresentato in numerose rassegne teatrali, festival in Italia, Corea e Cina.
Biglietti: dai 4 ai 9 anni € 5 — dagli 10 ai 18 € 8 — dai 19 in poi € 10
I biglietti prenotati vanno ritirati venerdì 14 marzo dalle ore 16 alle 18 presso la cassa del Teatro
Tel / Fax 0373 729263 — mail: info@piccoloparallelo.net
Romanengo — venerdì 28 / sabato 29 marzo — ore 21,15
VARIAZIONE DI PROGRAMMA
lo spettacolo è rinviato a data da destinarsi.
CECCHI — ZAPPALAGLIO
IL SOSIA
liberamente tratto dal romanzo omonimo di F. Dostoevskji
con Gian Marco Zappalaglio ed Enzo G. Cecchi
riscrittura drammaturgica, scene, luci e regia Enzo G. Cecchi
nuova produzione
"Questo romanzo non mi è riuscito affatto" fu la fredda confessione di Dostoevskij dopo la pubblicazione de "Il Sosia". Eppure a distanza di 135 anni questo romanzo continua ad affascinare. Ne "Il Sosia" tutto accade all'interno del personaggio, Goljadkin, della sua mente e nel suo sistema di valori. E' la storia dello sdoppiamento fino alla follia di un piccolo impiegato di Pietroburgo. Tutto si svolge in pochi giorni durante i quali il comportamento di Goljadkin si manifesta in un crescendo di frenesia che culmina nell'incubo dell'ultima notte, nella moltiplicazione dei sosia, nella pazzia e nel conseguente ricovero. Dostoevskij non parla mai di malattia, si inventa un doppio, Il Sosia appunto, attorno al quale precipitano le vicende. La riscrittura di Enzo Cecchi materializza questo Sosia ponendo costantemente in scena un uomo e il suo doppio. Un uomo che come suggerisce la traduzione del cognome è un mendicante,nudo. Un mendicante di vita, spogliato delle proprie difese, di quelle mediazioni che permettono il vivere sociale. Un uomo che inciampa in una serie di incidenti e di perdite, così come tranquillamente può succedere a chiunque. Un uomo non raffinato, né intellettuale, un po' rozzo, non romantico né "freudiano" e soprattutto non consapevole. E un altro uomo, subdolo e maligno: l'ombra scura della vita si potrebbe dire.
Torre Pallavicina — sabato 12 aprile — ore 21,15
Sala del Consiglio
LA PASSIONE SECONDO GIOVANNI (uno che c'era,ha visto, ha capito, ha creduto)
al violoncello Maestro Marco Ravasio
voce recitante Marco Zappalaglio
Collaborazione Enzo G. Cecchi
Brani della "Passione secondo Giovanni" dall'omonimo Vangelo letti dall'attore Marco Zappalaglio e commentati musicalmente dal violoncellista Marco Ravasio con brani di J. S. Bach, A. Vivaldi, B. Marcello.
Un lavoro che scandaglia il vangelo giovanneo, levando le parti prolisse e ripetitive. Interrogato una volta su come vedesse la figura di Maria, Ravasio rispose testuale "ai piedi della croce tutta sporca di sangue" facendo fuggire la pia intervistatrice. In questa frase c' e' tutta la concezione cristiana di Ravasio, che unita al disincanto che su questo tema ha sempre pervaso Zappalaglio, ha fatto si che si unissero le forze di due persone diversissime per arrivare a un lavoro sofferto e profondo che unisce le parole del Vangelo alle musiche studiate e calibrate sul testo al quale fornisce una chiave di lettura alternativa e affascinante, piena di colpi di scena, pur nella scena gia' nota. Zappalaglio affida alla recitazione, la paura, l'angoscia, l'amarezza e il terrore disperato di un Cristo venduto, deriso, rinnegato, ingiustamente condannato, frustato, inchiodato, che deve bersi, come dice Lui, il calice amaro dell'ira di Dio.
Romanengo — sabato 7 giugno — ore 21,15
Presentazione finale del
LABORATORIO TEATRALE condotto da ENZO CECCHI
con i partecipanti del laboratorio.
Teatri di pianura – Piccolo Parallelo