ODISSEA
FESTIVAL DELLA VALLE DELL'OGLIO
undicesima edizione
18 giugno — 31 luglio 2011



Le incredibili e stupefacenti imprese degli uomini e delle donne

per superare i limiti e le leggi della natura


Sfide contro il fuoco, contro l'acqua, contro il tempo; grandi imprese per attraversare i ghiacci, per superare le leggi della gravità; ma anche piccole e grandi imprese di uomini e donne in lotta con i problemi quotidiani dell'inquinamento e del mercato globale. Tutto questo propone la nostra piccola/grande impresa di Odissea che da undici anni, complici i paesi che vi aderiscono, sfida le contingenze per riproporre un progetto per il territorio che quest'anno unifica undici Comuni (Romanengo, Soncino, Ostiano, Pumenengo, Torre Pallavicina, Calcio, Rudiano, Castelcovati, Verolavecchia, Villachiara, Bozzolo), la Provincia di Bergamo, il Parco Oglio Nord e Oglio Sud. Odissea inoltre quest'anno è inserito nel progetto Teatri di Fiume — Tre Fiumi in Festival promosso dal Distretto Culturale della provincia di Cremona finanziato dalla Fondazione Cariplo. A questi Enti si aggiunge la preziosa collaborazione della Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e Franciacorta, le Società SCS e COGEME.


All'origine fu il fuoco ad essere domato e questa nostra Odissea non poteva che iniziare con i Messicani Quetzalcoatl che forti del successo dello scorso anno ripropongono il magico ed ipnotico Ritual de fuego di origine azteca. Subito dopo sarà Mariella Fabbris (già fondatrice di Teatro Settimo) con il suo Regina, memorie d'acqua a portare in scena con toccante semplicità il racconto di un'alluvione che diventa archetipo di tutte le inondazioni. Accomunati da una sfida alle leggi della gravità i 543 con Bus stop improbabile incontro/scontro di tre personaggi fra palo cinese e citazioni hip-hop e Nando e Maila con Sconcerto d'amore che fra volteggi al trapezio, letteralmente suonano la struttura portante del loro circo trasformato in uno strumento musicale. Fra ironiche proposte per salvare il pianeta ed invenzioni improbabili si collocano il duo Luisella Tamietto e Adriana Zamboni con Ecologicamente scorrette. Lezioni di ecologia domestica e i Ciarlatown con Acrobazie del mercato globale che praticano veri e simbolici salti mortali per inventarsi un'occupazione. Quasi sovrumana invece la prima leggendaria spedizione al Polo Sud per attraversare "l'inferno bianco", che viene narrata con parole e musica da Aia Taumastica nello spettacolo Ghiaccio. Fra sentimenti contrastanti e sfida generazionale si iscrive invece Martèn delle onde, lo storico spettacolo di Piccolo Parallelo che ambienta il conflitto generazionale di tre fratelli su un tappeto di cinque quintali di granoturco.


Si propone come una sfida tra flamenco e tamburi giapponesi invece lo spettacolo Taiko — Flamenco Duel del trio femminile di danzatrici/percussioniste guidato da Rita Superbi. Tutt'altra sfida invece (quella dell'uomo verso la sua autodistruzione?) in Reportage Cernobyl di Roberta Biagiarelli che rievoca il terribile incidente alla centrale nucleare russa del 1986. Nell'edizione del 2004 proponemmo lo spettacolo al suo debutto; a pochi mesi dal disastro giapponese di Fukushima i problemi posti allora sono ancora tutti aperti.


Due serate musicali propongono raffinate elaborazioni di stili e sonorità: il concerto di Rugu Project Duo con i musicisti, Hado Ima, cantastorie del Burkina Faso e dall'italiano Andrea Murada, che impegnati da anni in una ricerca di suoni e nuovi strumenti musicali realizzano una contaminazione fra blues, jazz e afro; dalla Francia (e per poche date italiane) fanno tappa con il loro palco/furgone Le ballouche de la Saugrenue. I cinque musicisti con Bal musette atipique propongono un concert-bal dallo stile antico e unico. La musica musette incrocia sonorità spagnole, waltz, polka, rumba, cha-cha-cha ... Insomma preparatevi a muovere i fianchi. Sono pensati per i bambini dai 4 ai cento anni gli spettacoli Racconti di una vecchia Sirena di Erbamil, esplicito nel titolo e Angelino, storia vera di un bambino (che poi divenne Papa) del Teatro del Vento.


Alle "classiche" serate del festival si aggiungono quest'anno alcuni ESERCIZI DEL BEL VIVERE: sette serate anomale, con incontri, camminate, happening, reading di poesia per spettatori sensibili. Due camminate apriranno e chiuderanno il Festival in ambienti particolari e unici: in apertura, il 18 giugno dal tramonto a notte fonda ed in chiusura del Festival (31 luglio) in prossimità dell'alba alle ore 5. Saranno condotte da Enzo Cecchi e si potrà partecipare solo su prenotazione. Sarà sempre itinerante lungo l'Oglio la serata di poesia con il poeta Trentino Giuliano "Diaolin" Natali. In ambito letterario e ancora itinerante anche la serata Siedi un attimo e ascolta — Giovani scrittori crescono con Anna Martinenghi, Emanuele Mandelli e Nino Antonaccio. E ancora, in collaborazione con l'Associazione Selichot la conferenza di Don Flavio della Vecchia: le varie interpretazioni del contenuto storico dei Rotoli del Mar Morto. Da non perdere il racconto esaltante de La transumanza della pace. L'impresa ideata e realizzata dall'attrice Roberta Biagiarelli e da Gianbattista Rigoni Stern che condussero una mandria di Vacche della Val Rendena in Bosnia per donarle ad una comunità tornata a vivere dopo la guerra. Segnaliamo la serata 280 Chilometri di oro blu che vedrà il Presidente del Parco Oglio Nord, Giuseppe Colombi, e del Parco Oglio Sud, Alessandro Bignotti, confrontarsi sull'impresa che è una parte fondante del progetto Odissea: la salvaguardia di un fiume e la sua preziosa unicità. Anche per quest'anno, buon viaggio


GianMarco Zappalaglio — Enzo Cecchi








Piccolo Parallelo