Teatri di pianura
Stagione 2009/2010
Presentazione
UNA STAGIONE EVOLUTA
Il teatro, o parte del teatro, è solo una piccola scheggia in un mondo che sembra ormai ragionare solo in maniera iperbolica e grandiosa e solo per grandi cifre. La massa al posto dell'individuo e solo ciò che fa massa sembra contare. Concetti più volte ripetuti e sedimentati specie oggi sotto l'attacco di una crisi appiccicosa e asfissiante che sta modificando abitudine e consumi. E oggi piccoli eventi teatrali servono a qualcosa o devono essere considerati eventi superflui cui si può tranquillamente rinunciare? Noi pensiamo sia fondamentale non rinunciare e non per un puro discorso di sopravvivenza. Ma con la consapevolezza di incarnare un pensiero e una pratica fondamentale per il futuro di un territorio. L'evento teatrale è terreno di scontro, ma anche di incontro. Passaggio di idee, pensieri e incontri fra persone e mai come oggi ci è chiara la necessità di convincere tutti i nostri interlocutori di questa funzione essenziale che l'evento teatrale porta con sé. Mai come oggi siamo convinti che occorre realizzare luoghi di pensiero e pratiche comuni, oltre le logiche strettamente localistiche o municipali. La straordinaria esperienza del Teatro Galilei di Romanengo, un luogo teatrale esemplare e riconosciuto a livello nazionale ci ha spinto in questa direzione. Non secondaria l'altrettanto straordinaria esperienza dell'estivo festival “Odissea”. L'amministrazione del comune di Romanengo ha accolto le nostre riflessioni e accettato la sfida.
Cosi la Stagione “classica” del Galilei, evolve in qualcosa in divenire che abbiamo chiamato TEATRI DI PIANURA. Una denominazione, per ora anno zero, che collega senza vincolarlo, il progetto al territorio. Abbiamo esposto queste nostre riflessioni anche ad amministrazioni contigue che hanno deciso di aderire e di appoggiare la sfida. TEATRI DI PIANURA è un esperimento per qualcosa che in futuro vediamo più ampio, forte ed articolato. Hanno aderito comuni importanti come Soncino, confinante a Romanengo e sempre in Provincia di Cremona. E i comuni, sempre vicini, di Orzinuovi e Rudiano oltre il fiume Oglio e in Provincia di Brescia. Queste quattro amministrazioni già in partneriato decennale per il FESTIVAL ODISSEA, non hanno spazi tradizionalmente codificati e riconosciuti per l'evento teatrale, ma questo, nell'impresa comune che andiamo ad iniziare ne fa un punto di forza. L'esperimento TEATRI DI PIANURA vuole essere luogo sociale per eccellenza, un luogo all’avanguardia e non solo estetica. Funzione questa che è stata di Romanengo nei precedenti 21 anni di attività. Convinti come siamo che i cambiamenti, oggi, non possono più essere solo e puramente formali, ma devono agire anche sul piano della realtà, perché è lì che si giocherà nel futuro la grande partita.
Se per questa Stagione 2009/2010 i luoghi degli spettacoli saranno diversi non muta invece la particolarità e la qualità degli spettacoli: 14 serate fra teatro e musica. Apriranno la stagione i MishMash che tracciano una delicata e commovente Rotta della musica fra ebraismo e cristianesimo, di contrasto la Barbarian Pipe Band porterà un concerto dal tonante stile barbarico/punk; il violoncellista Marco Ravasio con l'ormai storico Da Bach ai Beatles e i teatrali Sacchi di Sabbia che “risuonaneranno” il Don Giovanni di Mozart con pernacchie e rumorini; il Teatro Tascabile di Bergamo con La madre dei gatti tesse uno spettacolo fitto di piccole meraviglie, Roberta Biagiarelli tramite il pluripremiato testo di Rumiz ci porta nei luoghi perduti dell'Italia, A.T.I.R. - Arianna Scommegna con l'anteprima italiana dello splendido testo Cleopatras di Giovanni Testori,Ulderico Pesce in scena con cinque musicisti dell'Istituto Folcioni di Crema per una storia di amore e morte nell'epoca dell'Amianto, Andrea Cosentino con l'iperbolico Primi passi sulla luna, Daniele Timpano con Dux in scatola corrosivo e discusso spettacolo sulle spoglie del Duce, Lucilla Giagnoni con il suo ultimo spettacolo che in termini filosofici, e teatrali ci racconta l'iniziale Big Bang.
Senza dimenticare le domeniche pomeridiane per famiglie e le mattinate per le scuole, saremo presenti anche noi, Piccolo Parallelo Cecchi - Zappalaglio, ormai vicini al nostro trentennale, con tre spettacoli. Lo storico Caravaggio... i furori, a quattrocento anni dalla morte del grande maestro della pittura, il discusso applaudito e contestato Gerundia Felix e l'anteprima di Re Lear delle nebbie quasi un sequel di un nostro storico e pluriconosciuto spettacolo degli inizi che si chiamava Martèn.Complessivamente 29 spettacoli da gustare in queste oasi che saranno i TEATRI DI PIANURA.
Marco Zappalaglio - Enzo G. Cecchi